Language Is A Virus

Post N° 197


La notte era passata indenne I primi sintomi li riscontrai solamente il giorno dopoFebbre alta accompagnata da tachicardia e poi convulsioniViolente scosse che facevano sembrare il mio corpo una marionettaLe allucinazioni iniziarono ben presto Quello che vedevo e sentivo era un altro mondoNegli occhi penetrava una luce lucida e tagliente Vedevo galleggiare in aria una polvere spessaChe bruciava al contatto con la pelleE ogni movimento era accompagnato nella mia testa Da un suono oscuro come le profondità dell’oceanoAccarezzai più volte l’idea di farla finita        Mi provocavo da solo davanti allo specchio lasciandolo in frantumiSchegge di vetro e alluminio che si infilavano sotto pelleCreando uno strano luccichio un riverbero ingannevole Disumano come le mie urla che attirarono l’attenzioneMi ritrovarono raggomitolato in un angoloSentivo gli infermieri che dicevano Di non aver mai visto nulla di simile in vita loroDicevano che sarei andato sotto i cipressiIn ambulanza io invece mi vedevo in croce sul GolgotaIl sangue che scorreva lento come il tempo Tenui immagini granulose Che lasciavano in bocca quel sapore di vita Le cose che facciamo e quello che diciamoL’urgenza della realtà che diventa improrogabile Immagine: Artist unknown, Uki-e, Puppet play in a residence.