Language Is A Virus

Post N° 201


I primi giorni della RivoluzioneQuando il tempo sembrava non passare maiQuasi che fosse una deformazione una variabile impazzitaO forse qualcosa senza più senso alcunoQuell’abbandono e l’estasi Provocati dalla percezione che lo stato delle cose stesse per cambiareChe una mano invisibile ci stesse guidando Nella nostra crociata profanaTokyo conquistata in una notteLa resa incondizionata di ShangaiLo stupore di fronte all’Hermitage E il ricordo del loro sguardo di pietra Alla vista del sorriso storto che piegava le nostre labbra sovversiveNature morte travolte dagli eventiIl conformismo indifferente imbottito di psicofarmaciIl potere ciucciacapre che esalava un ultimo respiro affannosoE la ricchezza delle nazioniO meglio ciò che ne restavaSpartita alla bell’e meglioMemoria e oblio che si intrecciano e si cancellano Senza lasciare traccia  Immagine: Banksy, This Revolution Is For Display Purposes Only