Creato da TriestinCoccolo il 22/09/2006
zibaldone, brevi racconti di vita vissuta o fantasticata

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BOOM !!!

Post n°32 pubblicato il 06 Ottobre 2008 da TriestinCoccolo

La mia ora arrivò all'improvviso, come accade a tanti ragazzi , un sabato sera.
BOOM! Un botto tremendo, la mia Fiesta non c'era più', al suo posto un ammasso di rottami. Ed io neanche.
Fine di tutto, alla fine di una sera passata a bere, da solo, con un solo perchè, se essere cosi' stupidi ha un perchè:
pensando alla fine della mia più bella favola.
Erano passati mesi ma ci pensavo ancora, ogni istante, un dolore insopportabile.
La mia piccola oramai aveva deciso di stare sola, o meglio di non avere nè me nè alcun altro ragazzo, per restare vicina ai suoi vecchi.
BOOM! Un botto tremendo, ed anni prima la sua vita si era interrotta. Non c'era più il fratello amatissimo, l'unico figlio maschio dei suoi, contadini, uno dei tanti ragazzi usciti in moto un sabato sera e...
Un gesto d'amore, lei che lo aiutò a comprare la moto, e da quel sabato milioni di istanti passati a sentirsi in colpa
di tutto, senza più il diritto di avere una vita, amare, per non lasciar ancora più soli i vecchi.
BOOM !  " C'è una fine a tutto", diceva Giorgio Gaber, "e non è detto che sia sempre la morte".
Perchè io, quel mio sabato, non sono morto. 
Alla fine di quell'ora ero riuscito a conciliare tutto, a non esser beccato da nessuna pattuglia, riportarmi malconcio  a casa, mettermi in letto e, paralizzato dal dolore, aspettare la prima alba della mia nuova vita.
Perchè da quel giorno è iniziato un lungo viaggio, una ricerca strenua della ragione per la quale un angelo bellissimo, amato da tante ragazze, da una famiglia , amante della vita non era stato salvato (da Dio, dal destino o da..) ed io si'.
Io senza nessuno, da amare e da cui essere amato.
Ho ancora negli occhi l'immagine dell'auto, e so di essere stato salvato, scelto.
Per tutti ho solo cambiato auto e basta, non ho mai raccontato niente a nessuno. Ma se voi per le vie di Trieste vedete  un uomo  camminare sempre le solite strade con gli occhi estasiati, curiosi,  del turista, con il viso sempre puntato verso il cielo...

C'è una gara di racconti, nel sito del Corriere, del tipo "Descrivi un'ora della tua vita". una lettrice del blog mi ha chiesto di partecipare. Stasera mi verrebbe in mente questo racconto (fracagnato e accorgiato, non accettano piu' di 2000 caratteri) ma non riesco ad inviarlo . Quindi intanto lo salvo qui e poi vediamo.

 
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