DAVANTI ALLA PAROLA

DARE PER AMORE E NON PER INTERESSE APRE IL CUORE DI DIO


20 FEBBRAIO - DELLA SESTA SETTIMANA DOPO L'EPIFANIA 
    Mc 9,38-41 Giovanni gli disse: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva". 39Ma Gesù disse: "Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: 40chi non è contro di noi è per noi.41Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.  Cosa vuol dire fare miracoli nel nome di Gesù?mVuol dire fidarsi di lui, mettendolo al centro dell’azione salvifica. Vuol dire guarire qualcuno nel suo nome. E se riconosciamo che è Gesù che guarisce e non noi con le nostre capacità, allora permettiamo al Signore di operare miracoli. . 
. Non c’è bisogno quindi di avere “la patente” ma è necessario riconoscersi poveri e bisognosi del suo intervento di salvezza: "Signore questa persona ha bisogno del tuo aiuto, opera in lei, non guardare alla mia miseria ma alla sua fede”. . 
 .Pertanto nel brano evangelico odierno Gesù ci dice che “non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi”. Anche se la persona non lo esplicita apertamente e non fa parte del nostro gruppo parrocchiale o del nostro movimento può agire nel nome di Gesù e guarire qualcuno.. 
 .Chiediamo anche noi oggi al Signore di farci superare la diffidenza iniziale verso il diverso da me per poter entrare in sintonia con chi mi sta accanto e chiede di essere aiutato. Inoltre chiediamogli di aiutarci a ringraziarlo per tutte le opere che compie attraverso altre persone e gruppi che non ci frequentano. . 
 .Solo così diventeremo davvero un dono gli uni per gli altri e sapremo essere testimoni autentici del suo amore. Gloria Mari(Gentilmente concesso dalla rivista CREDERE)