DAVANTI ALLA PAROLA

VERSO GERUSALEMME


 VERSO GERUSALEMMESei andato Gesù a Betania Nella casa pervasa di gioia per la vita ritrovata  di Lazzaro tuo amico. Non sei sceso dal monte  appena prima della Pasqua Carico di pensieri contro i tuoi persecutori Ma ad incontrare chi ti stava a cuore E t’offersero una cena. Una mano di donna unse i tuoi piedi Ed in intimo abbraccio con i capelli li asciugò. Ancora adesso arriva a noi quel profumo di nardo E di come tu, Signore accetti, che di te s’abbia pietà. Maria sapeva cosa stavi per fare E di come t’avrebbero trattato E non potendoti dare se stessa  Davanti a tutti fece quel gesto Di amore intenso e delicato. Ora sei pronto per riprendere la strada Ed entrare in Gerusalemme Montando un’asino Per ricordare a chi vuole contare Che solo servendo lo si può fare. Tutti sembrano renderti gloria  Ma tu sai che quelle buone intenzioni Presto svaniranno E che nessuno in quella piazza oscena S’opporrà alla tua morte. Così siam fatti noi velleitari idealisti Che non teniam ferma la barra della vita e per paura o cinico disincanto  Ci lasciam passare addosso ogni oltraggio. Cosa fare oggi per opporsi alle morti ingiuste? Cosa hai fatto tu per evitarla? Ci hai lasciato solo la tua testimonianza Di uno che non si ribella Ma che ci invita a non usare la stessa violenza perchè ti sei offerto come seme da mettere sotterra Ad aspettare che dalla tua morte Nasca il nuovo regno per capire Come fare per dare pace al mondo.  In questo cammino verso Gerusalemme Doni ancora luce a tutti Perché ce ne ricordiamo nel momento della prova. Seduto sull’asino su di te scende di Dio la gloria e lascia anche su di noi  un’impronta Perché se vogliamo essere come Te,  Regali nella vita,  dobbiamo in  gioia umile servirla.