DAVANTI ALLA PAROLA

IN CAMMINO VERSO GERUSALEMME


IN CAMMINO Hai ancora addosso il profumo di nardo Che con tenerezza di donna ti unse, Maria, Ma assieme ti dolgono di Giuda le infide parole, Come le nostre quando davanti a qualcosa di grande Ci ritraiamo perché costano e non rendono soldi. Lo amavi tanto quel discepolo Che perfino nella tua ultima cena Intingesti per lui il  tuo pane nel piatto d'amore. E' straziante non vedersi amato Da chi hai scelto e condiviso la vita. Nel tuo immenso scenario interiore Assieme al Padre l'avevi previsto il rifiuto Della gente maligna che solo vuole il potere Ma forse non quello di chi  ti stava vicino Che  ti vende  per trenta denari E vuole la tua carne appesa ad una croce Mentre si toglie dagli occhi la sorgente vita Che ogni giorno lambiva i suoi passi. Col dolore di Giuda in un canto Un altro Ti attraversa piú vasto Per chi  ha tradito per umana demenza E svendita folle del  nome che porta. E intanto ,Signore, non hai posto solo  per le tristezze del cuore Ma per dare il meglio a coloro che ami E così stai pensando ad una cena. Quanto siamo diversi, Signore, noi che per un niente Raccontiamo sempre i nostri dolori E perdiamo di vista la gioia dell'incontro fraterno Per dirci e darci speranza per il futuro che arriva. Tu invece nell'ultimo  scorcio di vita Le tue parole le hai date piú intense, Di caldo e tenero amore soffuse. E cosa ancora t'accompagna , Signore, in questo cammino? Una sofferenza per tua mamma Maria Da te preparata per questo momento Ma straziata lo stesso per l’odio dei tanti E la morte che vicina ti cerca. Oggi, ed ancora nei giorni a venire, Ti seguiamo in silenzio ringraziandoti per non esserti tirato indietro ed averci amato fino alla fine.