DAVANTI ALLA PAROLA

PER IL CRISTIANO IL SUO SALE E' LO SPIRITO SANTO, SUA SALVEZZA


II SETTIMANA DI AVVENTO – GIOVEDÌ   
  Mt 5,13 Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.   Nel 1967 usciva un disco dal titolo emblematico “Beggar’s Banquet” ossia il banchetto del mendicante, dei Rolling Stones. Conteneva una canzone che si chiamava salt of the earth, ossia il sale della terra. Questa canzone proponeva un brindisi al sale della terra, identificandolo con la gente di umili condizioni che lavora sodo e che svolge le attività quotidiane con serena umiltà e fiducia, anche in condizioni estreme. .  . In realtà il Vangelo non dice proprio questo, ma in qualche modo l’autore ci ha azzeccato, perché proprio lavorando strenuamente si riesce a dare sapore nuovo al mondo. C’è da dire che purtroppo nel mondo di oggi non bisogna essere sale senza sapore per essere calpestati, ma il sale anche quello buono è già calpestato abbondantemente. . 
 .La novità del Vangelo è però anche se calpestato il sale della nuova alleanza non perde mai sapore e allora tutto ciò che nel mondo va storto, tutte le fatiche degli umili, tutti i loro problemi diventano offerta gradita a Dio. Anche se questo in realtà non avviene automaticamente, ma solo se sappiamo soffrirlo in unione a Dio. E’ bello sapere che da qualche parte c’è qualcuno che fa un brindisi per te. .  
 .E’, certo, chi fa il brindisi non Mick Jagger ma Dio stesso, insieme a tutti coloro che in qualche modo hanno capito quanto si è importante non calpestare il sale, non vessare gli umili, non crocifiggere nessuno ma anzi lasciarsi crocifiggere per amore di questa umanità che tanto per citare Fabrizio di André non va giudicata da buon borghese ma amata fino a darle la vita. . 
 .Proprio come ha fatto colui che ha paragonato tutti noi al sale della terra, dando a tutti la speranza di poter rinnovare con un’offerta di gioia tutta la creazione. Dunque essere sale della terra, dobbiamo convincerci non è atto esterno a noi, quasi come se facessimo delle cose a noi estranee ma un atteggiamento vitale, quasi una presa di posizione a favore di un’umanità che attende di essere insaporita e che può così gustare il sapore della gioia.     La nostra vita e la Parola   Guidaci Signore nelle vie del mondo perché l’alleanza con te non sia qualcosa di estemporaneo ma tutta la nostra vita si insaporisca del nostro amore per te e per gli uomini.   P.Elia Spezzano o.cist