I SETTIMANA DI AVVENTO – SABATO Mt 9, 35-10,1.6-8In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date». Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Bellissime queste parole.Ho imparato la gratitudine, negli anni, e la imparo sempre di più soprattutto da quando faccio il mestiere del counselor, ovvero propongo una relazione d’aiuto a chi è in un momento di difficoltà nella sua vita e ha bisogno di essere accompagnato a ritrovare in sé le risorse per fare chiarezza, affrontare la crisi e possibilmente uscirne.È il mio lavoro, e i soldi che i clienti mi danno mi servono per vivere. Così come i soldi che la scuola di counseling da me creata con un collega e amico ci dà per le nostre docenze e il lavoro di direzione.Ma la gratitudine che sento verso i miei clienti e allievi è molto, molto più profonda perché il nostro è un incontro di anime, e quello che ricevo è infinitamente più prezioso di qualsiasi somma di denaroPerché dico questo, che apparentemente non c’entra? Perché sento che nel nostro quotidiano, anche quando facciamo qualcosa che non è gratis, se ci mettiamo passione, amore e accettazione dell’altro ci mettiamo tutti un valore aggiunto che è in realtà il grande dono che facciamo agli altri e a noi stessi.E si crea quell’energia di cui parla questa pagina: essere in relazione gli uni con gli altri, riconoscersi come persone, è quel dare reciproco che ci permette di contattare la gioia.Alessandra Callegari
GESU' CI FA VEDERE COME LA VENUTA DEL SUO REGNO E' PER NOI LA GRANDE VITA CHE ABBIAMO SEMPRE SOGNATO
I SETTIMANA DI AVVENTO – SABATO Mt 9, 35-10,1.6-8In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date». Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Bellissime queste parole.Ho imparato la gratitudine, negli anni, e la imparo sempre di più soprattutto da quando faccio il mestiere del counselor, ovvero propongo una relazione d’aiuto a chi è in un momento di difficoltà nella sua vita e ha bisogno di essere accompagnato a ritrovare in sé le risorse per fare chiarezza, affrontare la crisi e possibilmente uscirne.È il mio lavoro, e i soldi che i clienti mi danno mi servono per vivere. Così come i soldi che la scuola di counseling da me creata con un collega e amico ci dà per le nostre docenze e il lavoro di direzione.Ma la gratitudine che sento verso i miei clienti e allievi è molto, molto più profonda perché il nostro è un incontro di anime, e quello che ricevo è infinitamente più prezioso di qualsiasi somma di denaroPerché dico questo, che apparentemente non c’entra? Perché sento che nel nostro quotidiano, anche quando facciamo qualcosa che non è gratis, se ci mettiamo passione, amore e accettazione dell’altro ci mettiamo tutti un valore aggiunto che è in realtà il grande dono che facciamo agli altri e a noi stessi.E si crea quell’energia di cui parla questa pagina: essere in relazione gli uni con gli altri, riconoscersi come persone, è quel dare reciproco che ci permette di contattare la gioia.Alessandra Callegari