DAVANTI ALLA PAROLA

IL PADRE CELESTE VUOLE TUTTI SALVI E NOI?


MARTEDÌ DELLA TERZA SETTIMANA D'AVVENTO Il Padre celeste  vuole che nessuno si perda. Queste parole di Gesù che si leggono nel vangelo di martedì a noi fa molto piacere ascoltarla perché la applichiamo subito a noi. Apprendiamo infatti con gratitudine che se anche fossimo la pecorella smarrita saremmo sempre cercarti dal pastore eterno che ci ama. Tuttavia quando pensiamo a chi ci ha fatto del male e continua a farcelo constatiamo che quelle parole per noi non sono così facili da digerire. È troppo brutto ciò che viviamo e non riusciamo a guardare chi ci offende con gli occhi del pastore Gesù che é venuto a cercare anche il nostro oppositore.La verità é che Gesù sa che nel cuore di ogni uomo, anche il più malvagio, il Padre ha lasciato la sua impronta ed é questa traccia che egli cerca di attivare nel rispetto sommo della libertà di ogni uomo. Ora cosa possiamo fare noi per il nostro prossimo che ci rende difficile la vita? Se vogliamo essere seguaci di Gesù dobbiamo amarlo andando oltre quel male di cui é portatore. E non é  solo una questione di preghiera ma anche di atteggiamento fisico e cioè di amare ciò che in quella persona c'è di buono perché venga fuori. Come? Con il sorriso, e cioé come se quel male non esistesse e si incontrasse questo nostro prossimo difficile per la prima volta. Certo non é facile ma si può cominciare ad esercitarsi con tutti in modo d'acquisire un sorriso vero  che é frutto di un costante amore verso il nostro prossimo. Capiterà così  che un giorno o l'altro, senza sforzo, ci verrà di salutare anche il nostro tormento. E poi, sempre con l'aiuto del Signore e degli angeli santi, potrà succedere che la situazione difficile che viviamo si risolva. Lavorando però su di noi diamo al Signore più possibilità d'aiutarci. La nostra vita e la ParolaSpirito Santo aiutaci a penetrare più a fondo questo mistero grande dell'amore oltre ogni misura che ci ha insegnato Gesù ed anche dacci il coraggio di accettare i cambiamenti  che sono necessari per essere perfetti come vuole il nostro Padre celeste.Michele Sebregondio