DAVANTI ALLA PAROLA

DIO, QUELLO VERO, CI SPIAZZA SEMPRE MA E' PER FARCI GUSTARE L'ALTEZZA DELLE VETTE


SETTIMANA DI QUARESIMA - SABATO   
  Mt. 5, 43-48.   Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.   Un film Disney (che non ho visto nonostante la mia passione per il cinema e per i cartoni in particolare) aveva come sottotitolo nemici-amici. Così, guardando il vangelo di oggi mi è venuto in mente che forse poteva essere il titolo giusto per questa meditazione (e che forse è venuto il momento di vedere il film!). Alcuni amici che lavorano in zone a dir poco calde (per la presenza di organizzazioni  mafiose), mi dicono che i capi-bastone vanno tranquillamente a confessarsi e che la prima cosa che dicono è “Io sono amico di tutti”. .
.E la seconda “A tutti faccio del bene”. Qualcuno ha almeno l’onestà di aggiungere “Certo, ai traditori e a chi mi fa del male…”. In questa quaresima non posso non pensare a questo, adesso che il Papa ha parlato invitando i mafiosi a conversione (Discorso alla diocesi di Cassano allo Ionio) e che ha messo più volte in guardia noi cristiani da un cristianesimo di facciata, richiamandoci all’autentico rapporto con Dio. .
.Un Dio che forse non sappiamo riconoscere perché sfugge continuamente ai nostri schemi e che nel nostro io più profondo abbiamo snaturato relegandolo o ad un castigamatti (tipo Charles Bronson ne “Il Giustiziere della notte”) o ad una ameba o protozoo che sorride a tutti e che a tutti da una parola buona. No! Dio è il totalmente altro. .
.Non sa, non può essere connivente con le nostre divisioni tanto più se portate avanti in nome suo. Però fa piovere sui giusti e sugli ingiusti e fa splendere il sole sui buoni e sui cattivi. Credo che il significato sia che in realtà entra in rapporto con tutti. Un rapporto appunto autentico non fatto di connivenze o complicità e soprattutto che non si riduce a una netta distinzione tra nemici e amici. Ma a tutti dà la possibilità di dialogare e di costruire la propria esistenza in lui. Ci insegna che anche i nemici si devono amare. .
Cioè non bisogna accomodarsi su divisioni e su incomprensioni ma cercare, sempre, la via del dialogo, del rapporto che non si interrompe nonostante tutto. Nemici amici appunto. Non vedo l’ora di vedermi il film! Poi vi dico…  La nostra vita e la Parola  Donaci Signore la tua misericordia. Ma non lasciarla su di noi. Fa’ che la sappiamo riversare sulle persone che stanno attorno a noi. Su quelle con cui è più difficile dialogare e che si chiudono in ostilità che ci percuotono il cuore. Donaci di comprendere che in te ogni umanità è benedetta e che ogni uomo può essere protagonista della pace. Amen  P. Elia Spezzano, Ocist.