DAVANTI ALLA PAROLA

SOLO AMANDO SI SUPERANO LE DUREZZE DI UNA VITA DIFFICILE


 XI SETTIMANA DEL T.O.– LUNEDÌ  14 giugno
 Mt 5, 38-42In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle». Come commentare queste parole di Gesù? Non mi/vi nascondo che non sono facili da accettare. In molti il commento che in sordina facciamo è: 'Si va bene, ma non posso applicarle alla lettera perche oggi mi prenderebbero per sprovveduto, per uno sciocco che non sa difendersi." 
Sappiamo che gli imperativi della nostra società sono ben diversi e cioè farsi rispettare, non tanto ottenere giustizia, ma fargliela pagare, risarcire il danno subito, eccetera.
Da parte mia però anche se cerco di accogliere le parole  di Gesù e  mi ricordo nello stesso tempo di un torto subito, provo lo stesso risentimento verso me stesso e gli altri perché mi giudico arrendevole.
La verità è che forse  non ho capito bene le parole di Gesù e anche in me qualcosa è da rivedere.
Infatti Gesù parte da un atteggiamento di fondo che è quello di uno che è contento di sé in qualunque situazione si trovi perchè imita il Padre che ama i buoni e i cattivi e il  suo atteggiamento non è di accettazione passiva fine a se stessa, ma di un attenzione tendente a indurre l’altro a cambiare, a vivere secondo giustizia.
Anche di fronte  ad eventi stressanti e difficili se noi come Gesù abbiamo coltivato uno spirito di gratitudine come il suo avremo più forza interiore per guardare alle difficoltà degli altri ed eviteremmo ogni autocommiserazione ed  ogni ripiegamento su noi stessi.
Ivan Valleverde