DAVANTI ALLA PAROLA

PER ESSERE COME GESU' AVVICINIAMOCI AI PICCOLI E AI DISEREDATI NEL CORPO O NELLO SPIRITO


Luca 9,46-50Frattanto sorse una discussione tra loro, chi di essi fosse il più grande. [Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un fanciullo, se lo mise vicino e disse: «Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande». Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci». Ma Gesù gli rispose: «Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».  Che mistero quello della piccolezza, come è difficile capire in profondità che Gesù si nasconde nei piccoli, nei poveri, nei diseredati. Questo testo mi riporta alla mente una mostra su Madre Teresa, in piazza Duomo, che ho visitato qualche settimana fa. C’era il fotografo giapponese, buddista, che era stato mandato anni fa dal governo nipponico a fare un servizio su di lei, e che ha raccontato la sua esperienza.
Ci ha anche detto che, a tredici anni dalla morte della Madre, aveva deciso di prendere il battesimo. Tutti gli hanno rivolto delle domande ‘intelligenti’. Una ragazza gli ha chiesto: ma cosa c’entra Gesù nella sua vita, come inserisce questa figura nel buddismo? Lui ha risposto: ma la mia conversione non è passata attraverso tutti questi problemi teorici, io ho deciso di convertirmi semplicemente perché voglio assomigliare a Madre Teresa”. Ciò non toglie, ha poi precisato, che anche io ho spesso chiesto a Madre Teresa: ma chi te lo fa fare tutto questo?Lei gli ha sempre risposto: Gesù. E lui: ma spiegami cosa c’entra Gesù con questi bimbi storpi e con questi poveracci?
 E Madre Teresa: io sto vicino a loro perché Gesù ha detto che si nasconde in loro, dunque è un modo per essergli vicino. Era la prima volta, nel corso della conferenza, che riflettevo sul fatto che per stare vicino a Gesù non c’è mica bisogno di pensare a Lui o di guardare un’icona. Basta un piccolino.
Basta entrare nella logica dei piccoli, dei poveri, che accettano i doni, che accettano di essere condotti. Delle volte si ha come la pretesa di volerlo avere e vedere il nostro Gesù. Basterebbe ricordarsi che Lui c’è, sempre. E spesso sotto mentite spoglie si avvicina a noi. La nostra vita e la Parola Signore Gesù, aiutami a trovarti non nei miracoli, nei rilievi della vita ma nelle ombre, nelle piccolezze, in quei nulla che mi accadono senza che io mi fermi.