Creato da: sebregon il 12/01/2008
Commento alle letture della liturgia del giorno

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Ottobre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
  1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30 31      
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Tag

 

Ultime visite al Blog

sunguraluigi_14aledadpaolo.nogaraanthonellarinopelasebregondueporcellineorsacchiottburgio.giuseppedonfranco65Windmill2010MAVAF7Emanuele19.95sarapiola.74
 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 

Ultimi commenti

Approfitta delle migliori condizioni di finanziamento...
Inviato da: rachelle
il 12/08/2021 alle 22:52
 
Ma č Kurt Cobain?? E' vera questa foto?
Inviato da: Dalida
il 01/07/2019 alle 08:37
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Meteo
il 01/08/2018 alle 12:17
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Wetter
il 01/08/2018 alle 12:17
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Sat24
il 01/08/2018 alle 12:16
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« GESU' ' CI CONSIGLIA D...PIU' CHE METTERCI PAURA... »

VIVIAMO GRAZIE A CHI QUESTA VITA CE LA DONA:DIO

Post n°727 pubblicato il 22 Novembre 2013 da sebregon

XXXIII SETTIMANA DEL T.O.  - SABATO


 
   

 



 Lc 20, 27-40 


 
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.

 

Come risulta diverso il modo di guardare l’aldilà da parte dei sadducei e di Gesù! I primi presentano una situazione paradossale studiata proprio per mettere in difficoltà Gesù in relazione alla resurrezione e quindi all’esistenza di un altro mondo dopo la morte.

 

 

.

 

 

 

 

.

Gesù invece non sottraendosi alla loro provocazione indica anzitutto chi può entrare nel mondo che  si apre dopo la morte e sono coloro che sono giudicati degni di una vita futura e della resurrezione. Così Gesù sposta l’asse del discorso dalla destinazione futura della donna alla situazione di ogni uomo che attende da Dio il riconoscimento di una vita giusta.

 

.

 

 

 

 

.

Poi Gesù apre uno squarcio felice sul nuovo mondo e ci assicura che non vi saranno ’mariti’ né ‘mogli’ perché non vi sarà più bisogno di generare e soprattutto che saremo come angeli e cioè stabilizzati in una vita non toccata dalla morte.

 

.

 

 

.

 

Nello stesso tempo il Maestro non fa solo affermazioni di principio ma mette a loro agio i suoi interlocutori citando l’episodio del roveto da cui si evince chiaramente che davanti a Dio, i suoi, sono tutti vivi a partire da Abramo.

 

.

 

 

 

 

.

 

 

Ciò che a noi interessa non è gioire per lo scorno dei sadducei ma gioire  per le chiare e definitive parole di Gesù sulla resurrezione e per la sua affermazione che la morte non esiste per coloro che  vivono per  Dio. Infatti vivendo per Lui   saremo contagiati dalla sua vita e mai ci toccherà una seconda morte.

 

 

.

 

 

 

.

 

Inoltre quelle ultime parole di Gesù: “Tutti vivono per Lui”, ci dicono che è grazie a Dio che noi viviamo anche su questa terra. E’ Dio che ci dona la vita e questa splendente certezza deve brillare sempre nel nostro cuore e che non ci capiti di pensare o credere che questa nostra abitudine a vivere sia ormai così visceralmente introiettata da espungere completamente da noi l’idea una morte improvvisa quasi che  l’idea d’esserci ora, ed anche in questo momento che sto digitando queste parole,  dia a me il diritto di pensare che finirò di scrivere queste righe. 

 

 

.

 

 

 

.

 

Se leggerete quanto scrivo è solo perché ho ricevuto da Dio questa forma di vita e sono ancora in attesa di quella futura se ne sarò stato deputato degno: mi viene d’aggiungere a questo punto che ho proprio bisogno delle preghiere di quanti mi legeranno e che ricambierò nel Signore.

 

La nostra vita e la Parola

 

Spirito Santo che ci guidi lungo il cammino su questa terra ricordaci in continuazione che la nostra vita è un dono del Padre e che daremo il meglio di noi stessi sempre se vivremo solo per Lui.

 


Gabriele Patmos

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/laparolainsieme/trackback.php?msg=12522153

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
Nessun Commento
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963