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Post n°347 pubblicato il 14 Novembre 2010 da sebregon
XXXIII SETTIMANA - LUNEDÌ
Ap 1, 1-4; 2, 1-5 Potremmo cambiare in vario modo il destinatario a cui scrive Giovanni. Potremmo immaginare che le sue parole siano indirizzate alla Chiesa di Milano o a Quella della nostra parrocchia oppure, se vogliamo rimanere in un contesto che possiamo controllare di più quanto a verità, possiamo immaginare che le parole di Giovanni siano indirizzate a ciascuno di noi. Il Signore Gesù allora tramite Giovanni così ci scrive: “ Caro Angelo custode di …… ( e comunque sia da interpretare questo angelo ognuno di noi è il destinatario delle parole di Gesù) vedo che ti dai molto da fare nel difendere e propagare le Parole che Io ho lasciato all’umanità e questo sai farlo con molta convinzione anche se alle volte senza la dovuta profonda conoscenza. Cerchi pure di rimanere all’interno della strada che io ho segnato per quelli che amo. Hai svolto anche tante attività per amore mio nel passato. Oggi però vedo che ti affidi troppo alle cose che fai pensando di farle per me mentre il tuo cuore è lontano. Oggi che hai capito come senza di me non può crescere nulla sei diventato più incostante nella preghiera. La fai è vero ma senza quello spirito di una volta. Sì hai abbandonato lo spirito del primo amore con cui ci siamo conosciuti. “Ricorda dunque da dove sei caduto, convèrtiti e compi le opere di prima”. Il tempo di avvento è quello in cui si attende l’arrivo del Signore ma può essere anche il tempo in cui possiamo mettere a tema com’è oggi il nostro rapporto con il Signore. E dunque possiamo chiederci se il nostro è un vero rapporto, e cioè con un vivente, o solo con un’idea. E’ un rapporto attraversato dal fuoco dell’amore o è stanco e sfiduciato. E’ vissuto in modo intimistico o cerca di diventare luce e vita anche per il prossimo. Inoltre visto che nell’Apocalisse si parla tanto di angeli forse è bene in questo tempo di grazia mettere a fuoco anche il rapporto con il nostro Angelo custode.
La nostra vita e la Parola
Spirito del Signore, tu che uscivi dal petto del Signore con amore infuocato per tutta l’umanità spira dentro il nostro cuore lo stesso fuoco in modo che possiamo ricambiare dello stesso amore “Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra.” Gabriele Patmos
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