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Post n°768 pubblicato il 12 Marzo 2014 da sebregon
I SETTIMANA DI QUARESIMA - GIOVEDÌ
Mt 7, 7-12
Le parole di Gesù si scolpiscono nel cuore. Il principio etico “nucleare”, quello che basterebbe per una convivenza ben più che civile, è racchiuso in questa frase: “Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro”. Come a dire: se vi comportaste con gli altri partendo da un contatto vero con i vostri bisogni e desideri, ecco che le relazioni fluirebbero, rette da una reciproca volontà di “star bene”, pressoché naturalmente. .
. Il paradosso è che gli esseri umani, in questa società, non sono più in contatto con sé. E questa mancanza crea la cecità e la sordità che li contraddistingue, l’incapacità di stare in contatto e in relazione.In fondo, ancor prima che per un principio spirituale, gli uomini potrebbero stare insieme “bene” basandosi sul buon senso, sulla efficacia della reciprocità e dello scambio, dandosi gli uni e gli altri, a vicenda, ciò che serve. Ma la nostra nevrosi ci impedisce di fidarci e nessuno vuole fare il primo passo per paura di perdere chissà che cosa… .
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Questo fa sì che gli uomini abbiano paura di chiedere, temendo di ricevere un rifiuto. E abbiano paura di dare per primi, temendo di non essere contraccambiati.Gesù mostra come tutto ciò sia folle, tanto quanto negare a un figlio la possibilità di cibarsi e sopravvivere. Ma siamo, in effetti, circondati dalla follia… Alessandra Callegari
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