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Messaggi del 08/04/2014
Post n°779 pubblicato il 08 Aprile 2014 da sebregon
V SETTIMANA DI QUARESIMA – MARTEDÌ
Gv 8,21-30
Parole non facili da intendere, quelle di Gesù. Rivolte a una platea non sempre disponibile e/o dotata degli strumenti per capirle. Dire “voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo” è un modo per invitare a un salto di orbita, a uscire dagli schemi, ad accogliere parole nuove. .
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Che suonano, a volte, come vere e proprie provocazioni. La richiesta di Gesù di credere in Lui come Figlio dell’Uomo, come mandato dal Padre, come colui che toglie i peccati dal mondo… diciamolo, è tutt’altro che facile. E per chi deteneva allora il potere spirituale è una provocazione comprensibilmente spiazzante. .
. Quando Gesù dice “Io sono” richiama le parole Io sono colui che sono pronunciate da Dio a Mosè nell’Esodo (3:14). Gesù riafferma la sua esistenza come essenza, il suo esserci come connaturato all’essere, il suo “non poter non essere”, fonte di infinite interpretazioni filosofiche religiose teologiche. .
. A noi esseri umani – non necessariamente filosofi o teologi – di oggi che cosa dice? Che nell’esserci esistenziale, nel vivere incarnati in questo mondo, la richiesta di senso ha bisogno di una risposta e la fede può essere quella risposta. Gesù, anzi, dice di “essere la risposta” e si propone come risposta vivente, da seguire per non “morire” del tutto. A noi accettarla.
Alessandra Callegari
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