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Messaggi del 24/06/2014
Post n°817 pubblicato il 24 Giugno 2014 da sebregon
NATIVITA' DI SAN GIOVANNI BATTISTA
Il panorama umano in cui si inserisce l’azione di Dio privilegia ciò che per l’uomo è impossibile. Tuttavia la sua azione non è mai contro il volere dell’uomo ed infatti l’angelo precisa che Dio interviene nella coppia Zaccaria-Elisabetta grazie anche alle loro preghiere. L’insistenza da parte del Signore nell’intervenire dove le forze umane sono incapaci di ottenere un risultato è un indicatore importante per l’umanità chè non si illuda che tutto l’esistente si racchiuda in ciò che può vedere e toccare.
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. Vi sono non solo forze e realtà nascoste che con il tempo potranno apparire grazie alla crescita umana ma anche un livello di realtà che non potrà mai apparire in questo mondo solo grazie all’intento umano. E questo livello è la fonte da cui provengono tutti i beni materiali e spirituali che nascono dalla relazione tra Dio e l’uomo. Tutto ciò dà alla nostra umanità un senso di consolazione e di speranza perché per quanto possa essere appagata dalle sue conquiste esse sono limitate ed incapaci di colmare quell’abisso di desideri che si porta nel cuore.
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. I passi di Dio sono sempre causa di gioia, di apertura e di grande significato non solo per chi è investito da un Suo mandato ma anche per coloro che sono i destinatari veri del messaggio divino, in questo caso, i figli d’Israele. Una particolarità poi delle parole dell’angelo del Signore è data dal fatto che qui non sono i figli che devono ricondurre il cuore verso i padri ma quello dei padri verso i figli. .
. Il dono deve avere, per sua prima natura, una traiettoria discendente e dunque sono i padri che devono far vedere ai figli che cosa significhi un amore disinteressato e cioè veramente donato. Ora lasciando stare i legami parentali è sempre vero che l’amore, e quindi il mondo del dono, deve transitare per una via rivestita da una patina di libertà che pur trattenendo la memoria di chi lo ha dato non lo metta nella condizione di d'essere grato in modo forzato. Di per sè la riconoscenza è una buona da ricevere ma solo perché è un segnale che destinatario l'ha inserito nel mondo della sua pienezza e cioè quello in cui si riceve e si ringrazia rimanendo a sua volta pronto a far continuare questa meravigliosa catene di san’Antonio.
La nostra vita e la Parola
Spirito Santo che sei per eccellenza il donatore che libera veramente il cuore e lo fa progredire in seno alle realtà di questo mondo accresci in tutta la nostra umanità la capacità di saper donare senza ritorno e di saper ricevere con l’intento di continuare ancora questa meravigliosa catena d’amore.
Michele Sebregondio
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