Post N° 203

Vagare con lo sguardoVagare con lo sguardo in cerca di occhi che siano i tuoi, marroni di unmarrone chiaro quando c'è la luce, scuro quando c'è la malinconia o lanuvola azzurrina della sigaretta che hai tra le dita ne cambia i contorni almio sguardo. Aspettare un segno di te, parole tue che viaggiano nell'etere earrivano su un display, quasi come aggrapparsi ad un messaggio in bottiglia.Per accorgersi di essere vivi. Sognarti di averti mentre sei seduta alle miespalle ed il tuo braccio circonda il mio torace mentre leggiamo insieme unlibro. E' la spiaggia dei sogni quella, tu, io, noi e la casa al mare.Memorizzare nei sensi il sapore ed il tocco morbido ripetuto di tuoi piccolibaci uno dietro l'altro, come rintocchi di un campanile, per illudersi checi siano ancora. Si ci sono ancora come immagine nel mio cuore di te e di mee dei nostri momenti. Indelebili, come il profumo di cosce e sottoveste elenzuola di una prima volta. Le rinascite sono come una prima volta. Anche aFirenze con te era una rinascita. C'era un blocco nei miei sentimenti. Erada tanto tempo che non provavo emozioni forte, che non piangevo, non ridevo,non bevevo così tanto vivo. Non davo più così tanti baci da una vita, non nericevevo da un'eternità. Era così tanto che non parlavo in una cena, che noncercavo una mano da intrecciare in un'altra. Era come un tempo nuovo.Diverso e straordinario rispetto a quello che vivo quotidianamente. Il tempodel meraviglioso rispetto a quello dell'"abbastanza bene" che ci diciamoquando stringiamo una man

o per salutare una persona. Un tempo dellaconfidenza e dell'intimità ritrovata con la donna più leale e vera, piùseducente e suggestiva che potevo incontrare. Ti porterò al mare, un giorno.Forse è l'unica cosa che voglio. Il resto adesso è caos dentro me. Ti voglio bene, Elena