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« I COMUNISTI NON MANGIANO...Messaggio #245 »

ESTREMAMENTE DEPRESSA

Post n°244 pubblicato il 06 Agosto 2008 da elly611

al posto di farmi qualche farmaco per la depressione mi faccio un pò di satira.......

RC - Rifondazione Celodurista
(sintesi del documento finale del VII congresso di RC)

 

‘Un ci so' solo quelli della Lega
a potessi vanta' del "Celòduro"
perché anche ‘l nostro, vedi, ‘un fa una piega
e ‘un è certo da meno di sicuro.

E se a Berlino è cascato ‘l muro
sapessi a noi che cazzo ce ne frega
noi siamo ‘l Comunismo, quello puro,
e chi ‘un è con noi è una mezzasega .

Che vada ‘n culo anche l'Arcobaleno
e niente abboccamenti col PD
noi si va avanti dritti come un treno

lanciati a mille all'ora o giù di lì...
... peccato che nesuno si sia accorto
che si va a dritto su un binario morto!

ESCLUSIVO!

LA TRADUZIONE

UFFICIALE IN LINGUA ITALIANA

DEL DOCUMENTO POLITICO

DEL CONGRESSO!

TRADUTTORI SIMULTANEI BIANI & SPANÒ

Il Documento                        La traduzione al lato

Il Congresso prende atto che nessuna delle mozioni poste alla base del VII Congresso nazionale del PRC è stata approvata. Ritiene necessario e prioritario un forte rilancio culturale, politico e organizzativo del Partito della Rifondazione Comunista.

 

Il Congresso prende atto che qui non si capisce più un cazzo, l’unica cosa sicura è che bisogna rilanciare il partito in grande stile, anche se nessuno sa come fare.

 

Il rilancio del PRC deve essere caratterizzato in primo luogo da una svolta a sinistra.

L’esperienza di governo dell’Unione

ha mostrato l’impossibilità, data la linea del PD e i rapporti di forza esistenti, di un accordo organico per il governo del paese.

 

Ci siamo distratti un attimo e ci siamo ritrovati in un governo che ha fatto politiche di destra. L’esperienza di governo

dell’Unione ha dimostrato che non c’entriamo una fava con quei fessi che hanno costituito il PD lasciando intatta la legge elettorale che ci ha rottamato.

 

Dentro questa prospettiva è indispensabile rafforzare la sinistra di alternativa, avviando una collaborazione fra le diverse

soggettività anticapitaliste, comuniste,di sinistra e aggregando le realtà collettive ed individuali che si muovono al di fuori dei partiti politici sui diversi terreni sociali, sindacali e culturali.

 

Senza i voti dei movimenti col cazzo che ce la facciamo.

 

Si tratta di declinare queste lotte intrecciandole al conflitto di genere ed alle relazioni intergenerazionali.

 

Senza i voti delle donne e dei giovani col cazzo che ce la facciamo.

 

Il Congresso ritiene gravissima qualsiasi manomissione della legge elettorale per le europee e impegna tutto il partito a contrastare questo progetto con il massimo di mobilitazione democratica di massa.

 

Se ci fate alle europee lo scherzetto delle politiche vi facciamo trovare un paio di milioni di manifestanti incazzati sotto casa. Siamo stati buonini sulla legge elettorale per non far cadere il mortadellone, ma ora è questione di vita o di morte.

 

Gli organismi dirigenti a tutti i livelli non devono essere retti da una logica elitaria e devono essere fondati sul principio di responsabilità.

 

Cari compagni, rimboccatevi le maniche e non riponete troppe speranze nei leader che possono fare ben poco se voi restate in panciolle a giocare a tressette nella sezione sotto casa mentre attorno a

voi il mondo sta crollando.

 

di Francesca Gulmanelli

 
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Commenti al Post:
giovannimaiolo
giovannimaiolo il 17/08/08 alle 14:01 via WEB
SONO USCITO DAL PRC DOPO L'ULTIMO CONGRESSO OSCENO, MI SONO DIMESSO DA PORTAVOCE REGIONALE DEI GIOVANI COMUNISTI. IL PARTITO STA PER SUBIRE UN'ALTRA SCISSIONE. MA LA PASSIONE PER LA POLITICA è PIù FORTE DI ME, QUINDI HO LANCIATO QUESTO APPELLO E RACCOLGO ADESIONI. SPERO CHE TU DECIDA DI DARCI UNA MANO.HASTA SIEMPRE! Per la SINISTRA Le ultime elezioni politiche hanno avverato, in anticipo di una legislatura, i desideri della destra berlusconiana e del centro veltroniano: eliminare possibili concorrenti a sinistra, chiudere la bocca a chi contesta il sistema e crede che un mondo diverso sia possibile oltre che necessario. In questo sono stati aiutati dalla sinistra radicale e dalle sue rappresentanze istituzionali e partitiche: strategie suicide, sostegno a politiche antipopolari, unioni di ceto politico spacciate per volontà di popolo. La sinistra è stata cancellata dalla rappresentanza parlamentare, si trova smarrita e divisa, mentre venti di ulteriori scissioni trasportano tempeste irreparabili. L'americanizzazione della politica italiana sembra ormai un fatto compiuto, cresce l'astensionismo e la disaffezione dalla politica va di pari passo con l'ostilità verso i privilegi della “casta”, il potere istituzionale è conteso tra due forze politiche che puntano a conquistare l'elettorato in una continua corsa a destra, proponendo clamorose quanto inutili politiche securitarie, incentivando le pulsioni peggiori che emergono dal ventre della società, soffiando sul fuoco dell'intolleranza e della paura verso il diverso, sia esso migrante, omosessuale o povero. Il conflitto sociale, che negli anni è servito a rafforzare la democrazia italiana e a produrre avanzamenti nelle condizioni di vita dei lavoratori non ha diritto di cittadinanza nell'odierna politica italiana. Eppure nella società civile, quella che ha bocciato irrevocabilmente una sinistra incapace di incidere nella realtà concreta, la sinistra non è scomparsa del tutto. Anche perchè di sinistra in Italia e nel mondo oggi c'è bisogno. Serve una sinistra non nostalgica, che faccia i conti definitivamente col proprio passato senza ammiccamenti contraddittori a periodi superati dalla storia, serve una sinistra del ventunesimo secolo, una sinistra che sappia confrontarsi con determinazione con le contraddizioni del presente. Siamo per una sinistra che sia democratica e che difenda sempre e comunque la democrazia, senza alcuna simpatia verso nessun regime totalitario o autoritario, che non abbia rapporti con dittatori, di qualsiasi colore essi si travestano. La nostra sinistra deve provare a rendere effettivi i meccanismi democratici, per una democrazia non più basata sulla delega ma che provi a introdurre maggiori elementi di partecipazione diretta. Vogliamo una sinistra che non ceda ai dogmi dello sviluppo e della crescita economica a tutti i costi, ma che si concentri nella difesa dell'ambiente devastato dalle selvagge e incontrollate politiche neoliberiste. Difesa dell'ambiente naturale che va di pari passo con la tutela della salute per tutti, che non può fare a meno di una sanità pubblica migliorata. Vogliamo una sinistra che sia diversa dalla “casta” dominante e che della propria diversità faccia un punto di forza. Una sinistra che difenda i “diversi”, che si batta per la libertà sessuale di gay, lesbiche e transessuali, per ottenere il diritto al matrimonio anche per le coppie dello stesso sesso, che protegga i migranti, deboli per la loro condizione, dal razzismo dilagante, che rivendichi l'uguaglianza di tutte le donne e tutti gli uomini al di là del colore della pelle, delle scelte di vita e delle convinzioni religiose o politiche, che redistribuisca la ricchezza dalle classi sociali ricche a quelle meno abbienti abbattendo, come previsto dalla costituzione repubblicana, gli “ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”. Una sinistra che per fare ciò difenda ed ampli lo stato sociale. Una sinistra che si batta contro ogni fondamentalismo. Una sinistra che capisca l'importanza della scuola e della formazione e la sottragga alle logiche imprenditoriali che negli ultimi anni dominano l'università. Una sinistra che lotti affinchè la cultura sia accessibile a tutti. Una sinistra che sia antifascista, che contrasti il nuovo fascismo che si presenta col volto della telecrazia e che forgia l'opinione pubblica a propria immagine e somiglianza. Una sinistra che non sia antiberlusconiana ma che contrasti il berlusconismo, quel mix di populismo, xenofobia e politiche autoritarie incarnate dall'attuale governo. Una sinistra che si occupi del mondo del lavoro e dei nuovi lavori in particolare, ma anche del non lavoro e del lavoro nero, per un'occupazione piena e vera, che consenta di vivere e non di sopravvivere, che punti a ridurre la precarietà del lavoro, ammettendo però quelle forme di flessibilità che non si traducono in sfruttamento. Una sinistra che non trascuri la lotta alla criminalità organizzata che, come un cancro, divora il Paese. Una sinistra che si opponga a pulsioni secessioniste e antimeridionali ma rivendichi l'unità nazionale. Una sinistra che condanni ogni guerra, perchè la violenza è orrore e perchè noi, come sostiene la nostra, calpestata, Costituzione, ripudiamo la guerra. Una sinistra che punti alla riforma dei meccanismi che regolano l'Organizzazione delle Nazioni Unite, sede nella quale le diplomazie devono essere in grado di risolvere pacificamente i conflitti. Una sinistra che accetti i lati positivi della globalizzazione ma che difenda, come dovrebbe essere per sua stessa natura, gli ultimi. In una sola espressione vogliamo una sinistra che non trascuri un diritto fondamentale, quello di tutti gli esseri viventi ad essere felici!!! Per aderire al movimento politico “Sinistra” scrivere a sinistra_sinistra@libero.it indicando i propri dati anagrafici e un numero telefonico.
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