Lapiazzarossa

Taglio Ici la Sicilia sul piede di guerra.Lombardo ma che d'Ici


Manovra di 36 miliardi in tre anni. E 40 miliardi di tagli nel settore pubblico E le regioni del Sud impugnano il decreto abbatti-Ici
36 miliardi di euro in tre anni, questo il valore della manovra allo studio del governo per correggere i conti pubblici in netto peggioramento grazie all'abolizione dell'Ici ed al taglio dell'Irap L'obiettivo del governo, con questa manovra, č arrivare al pareggio di bilancio nel 2011 ma a scapito dei soliti noti: Brunetta č gią in trincea per portare a fondo la sua guerra contro il pubblico impiego. Un forte contributo alla manovra arriverą infatti proprio dalla riforma della pubblica amministrazione, che coinvolgerą 3,5 dipendenti e con risparmi di circa 40 miliardi di euro in tre o cinque anni con varie ipotesi, dal blocco del turn over (un'assunzione ogni 8 uscite) e il blocco dei contratti gią autorizzati, tagli che potrebbero riguardare la sanitą; la scuola, con risparmi su acquisti, contratti e precari.Intanto proprio il taglio dell'Ici sta creando non pochi problemi al governo Berlusconi, con le regioni del sud d'Italia sul piede di guerra. Raffaele Lombardo, presidente della regione Sicilia e alleato di Berlusconi al governo, annuncia battaglia e ricorrerą alla Corte costituzionale; insorge anche Agazio Loiero, presidente della Calabria, che durante il primo incontro tra Stato e Enti locali, s'č rivolto direttamente al premier definendo «ingiusto» il sacrificio chiesto a siciliani e calabresi, ricordando che le risorse per il taglio dell'Ici «provengono in gran parte dagli impegni assunti nella precedente legislatura a favore dello sviluppo infrastrutturale». Inoltre, fa notare sempre Loiero, parte di quei soldi erano destinati «a stabilizzare lavoratori socialmente utili».