Lapiazzarossa

Sembra che il popolo serva solo per i voti solidarieta' a qualsiasi iniziativa della gente di Agnano


La municipalità napoletana di Fuorigrotta-Bagnoli contesta la scelta del sindaco"Fare qui il termovalorizzatore distruggerebbe un quartiere in attesa di rilancio" Rifiuti, ora a insorgere è Agnano"Sull'inceneritore daremo battaglia" Incontro a Bruxelles tra Bertolaso e il commissario Ue all'Ambiente Dimas"Roma ha emendato alcune misure che avevano destato preoccupazioni"
L'area dove sorgerà il termovalorizzatore di Agnano NAPOLI - Apparentemente risolto il nodo di Chiaiano con il via libera alla discarica confermato dal sottosegretario Guido Bertolaso (che stamane ha incassato anche l'approvazione del commissario Ue all'Ambiente Dimas), nella vicenda rifiuti rischia ora di aprirsi un nuovo fronte di protesta. La municipalità di Fuorigrotta-Bagnoli, nel cui territorio ricade il quartiere di Agnano, ha comunicato infatti che non intende ospitare il termovalorizzatore previsto a Napoli. A ufficializzare la scelta del sito era stato ieri il sindaco Rosa Russo Jervolino, ma stamane il presidente della municipalità, Giuseppe Balzamo (Pd), in un incontro pubblico ha confermato la linea dura contro la decisione dell'amministrazione comunale. "Questa scelta - afferma - distrugge un quartiere da decenni in attesa di rilancio. Erano state fatte promesse e anche avviate iniziative, come la privatizzazione delle terme per farle diventare cuore di un nuovo sviluppo turistico-congressuale, e ora si vanifica tutto". Balzamo ha anche parlato di una lettera inviatagli di recente dal sindaco, in cui la Iervolino "smentiva categoricamente le voci sulla scelta di Agnano come sede del termovalorizzatore". "Ora, invece, hanno cambiato tutto. Ma la cittadinanza di Agnano - aggiunge il presidente della municipalità - ha il diritto-dovere di far sentire la sua voce, di reagire a questa imposizione che la metterebbe in ginocchio". Questa mattina, intanto, è ripreso a Montecitorio l'esame del decreto legge sull'emergenza rifiuti in Campania. Il provvedimento dovrebbe essere licenziato in giornata, per passare quindi al Senato. Un accordo sarebbe stato trovato anche sull'emendamento presentato dalla Lega per la restituzione dei soldi dati alla gestione nello smaltimento dell'emergenza rifiuti in Campania. Dalla nuova formulazione, la Regione (così come qualsiasi altra amministrazione locale inadempiente d'Italia) dovrà restituire allo Stato parte delle somme impiegate per l'emergenza rifiuti. A riscuotere le risorse (attraverso minori trasferimenti) ci penserà un decreto del ministero del Tesoro. Un plauso per come è stato formulato il provvedimento è arrivato stamane anche dal commissario europeo all'Ambiente Stavros Dimas nel corso di un incontro a Bruxelles con Bertolaso. "Il decreto legge sui rifiuti accoglie le modifiche richieste dalla Commissione", ha spiegato il sottosegretario, sottolineando l'importanza "dell'assistenza, della guida e della collaborazione della Commissione". Dimas da parte sua si è detto sicuro che sarà trovata "una soluzione" al problema. "Abbiamo avuto vari incontri e sono state emendate alcune misure che avevano destato preoccupazioni", ha affermato il commissario sottolineando che "nessuno vuole creare un problema ambientale risolvendone un altro".