La ragazza rientrava a casa dal lavoro quando è stata colpita alle spalleArcigay: "Colpito luogo simbolo della comunità omosessuale romana
Roma, aggredita giovane lesbicanella Gay Street di San Giovanni
ROMA
- Le hanno gridato "lesbica di m..." e poi l'hanno inseguita e colpita
con dei calci. E' successo domenica notte a una ragazza di 20 anni,
aggredita a Roma perchè lesbica. Lo denuncia Arcigay Roma. La giovane,
collaboratrice di Coming Out, storico bar omosessuale romano e cuore
della Gay Street di via di San Giovanni in Laterano, stava tornando a
casa dal lavoro quando è stata afferrata alle spalle, insultata e
colpita, riportando contusioni su varie parti del corpo.
"E' l'ennesimo violento attacco alle persone lesbiche e gay - ha
commentato il presidente di Arcigay Roma Fabrizio Marrazzo - Un
episodio preoccupante perchè le modalità sono analoghe a quelle
dell'aggressione di
Cristian Floris,
avvenuta qualche mese fa: la vittima è stata colpita alle spalle e poi
insultata. Con questo attacco - ha aggiunto Marrazzo - si è scelto in
maniera esplicita di colpire uno dei luoghi simbolo per la comunità
lesbica e gay della nostra città: la Gay Street. Adesso più che mai
diventa essenziale una presa di posizione da parte del Comune di Roma e
del I Municipio, che chiarisca se le persone lesbiche, gay e trans
hanno diritto di cittadinanza nella nostra città e in via di San
Giovanni in Laterano così da rispondere con fermezza a questi attacchi
omofobi e respingere ogni atto intimidatorio".
La condanna dell'episodio è arrivata anche da parte di Enzo Foschi e
Paolo Masini, consiglieri del Pd rispettivamente alla Regione Lazio e
al comune di Roma. I due, in una nota, hanno definito l'aggressione "un
atto vigliacco e razzista, che dimostra come nonostante si affermi il
contrario, esiste oggi una forte discriminazione nei confronti della
comunità gay e lesbica. Questo episodio esige, dunque, una risposta
positiva e immediata. E' opportuno che il municipio e il comune, in
primo luogo, autorizzino da subito lo svolgersi della Gay Street, che
appare oggi quanto mai necessaria: una manifestazione culturale, per
comunicare, farsi conoscere e sensibilizzare e non, come in tanti
vogliono far credere, un mero fatto commerciale".