Lapiazzarossa

Alitalia: prima di tutto salvare 5.000 posti di lavoro


Alitalia, il piano di Berlusconi: «Sindacati zitti, 5 mila licenziati»
Il piano c'è: per salvare Alitalia si tagliano cinquemila posti di lavoro. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dopo mesi di vaghezza e silenzi sulla questione, parla della possibile soluzione alla crisi della compagnia aerea italiana. Lo fa durante una cena con i senatori del Pdl e, tra una portata e l'altra, dà i numeri: cinquemila esuberi, novanta nuovi aerei in arrivo e la riapertura di collegamenti con alcune rotte internazionali oggi chiuse (con Asia e Cina in cima alla lista). Secondo quanto hanno rivelato all'agenzia di stampa Agi alcuni partecipanti alla cena saranno previste misure di uscita «morbida con scivoli e prepensionamenti». Ma non mancheranno altre soluzioni, accanto ai tagli soft. Ovvero probabili esternalizzazioni di rami dell'azienda (servizi di terra, amministrazione e manutenzioni) che allargherebbero però la platea dei lavoratori interessati dal piano. «Però - ha aggiunto il presidente del Consiglio - i sindacati non dovranno mettere il bastone tra le ruote, altrimenti salta tutto». Berlusconi ha ricordato che nella trattativa con Air France «erano state poste delle condizioni inaccettabili», e comunque - ha reso noto - «ho parlato con il ministro dei Trasporti francesi. Ci saranno varie sinergie con Parigi». Il premier non ha indicato quali saranno queste sinergie, «nessuno accordo organico», si è limitato a dire presupponendo delle intese per quanto riguardo il piano delle rotte internazionali. Dunque il Cavaliere si è detto assolutamente ottimista per il salvataggio della compagnia di bandiera. «C'è - ha affermato entusiasta - il piano, c'è la soluzione, ci sono i soldi, tanto che ho dovuto dire molti no. Certo - ha ribadito secondo quanto riportano le stesse fonti - non si potranno tenere tutti i dipendenti, si cercherà un modo indolore per salvaguardare il maggior numero di persone, ma è chiaro - ha concluso - che questa è l'unica operazione che si può fare». Intanto il 30 luglio, nel pomeriggio si riunisce il Cda di Alitalia. All'ordine del giorno potrebbe esserci l'esame del piano di salvataggio della compagnia messo a punto da Intesa Sanpaolo.