Licenziamento tecnologicamente avanzato via sms, «non presentatevi, l'azienda è chiusa»
Otto lavoratori di Reggio Emilia vengono licenziati con questo messaggino
Immaginate
di ricevere sul cellulare un sms con una frase del tipo «La fabbrica
chiude, potete evitare di ripresentarvi al lavoro domani».
Probabilmente pensereste ad uno scherzo, di cattivo gusto, ma pur
sempre uno scherzo
E invece no, è quanto successo ad otto dipendenti della Creativity
Tiles, piccola azienda artigianale che produceva pezzi speciali
ceramici e lapidei, con sede a Fora di Cavola (Reggio Emilia) che si
sono visti comunicare la cessazione di attività ed il conseguente
licenziamento con un sms sui cellulari. Messaggio tra l'altro neppure
inviato dai titolari, ma da uno studio, cui è stato affidato il compito
dai titolari di gestire la crisi. «La Creativity Tiles ha chiuso
l’attività per mancanza di lavoro e debiti ed ha affidato al nostro
studio le quote e la ricerca di una soluzione a tale crisi. La
preghiamo di non andare inutilmente al lavoro domani e di rivolgersi da
domattina in poi a questo numero… (studio legale)» è il laconico testo
del messaggio.La Creativity Tiles è, o era, una fabbrica
artigianale, che produceva pezzi speciali ceramici e lapidei, aveva da
tempo problemi, con pochi addetti, motivo per cui non esiste la
possibilità di attivare gli ammortizzatori sociali.Gli otto operai
in questione erano quelli rimasti dopo alcuni licenziamenti e
dimissioni nei mesi scorsi. La notizia della vicenda è stata diffusa da
esponenti della Fillea-Cgil.La Cgil per voce di Dusca Bonini si
dice sconcertata, trovandosi di fronte ad una situazione mai vista
prima: «Un episodio di una scorrettezza clamorosa, purtroppo è la spia
di una situazione economica grave che coinvolge non solo i livelli
locali ma anche modelli produttivi nazionali ed internazionali: si è
lasciata la regolamentazione dell'economia solo al mercato con gli
imprenditori che ormai chiedono solo risparmio e liberalizzazione dello
sfruttamento dei lavoratori, i quali ormai per un posto, per mangiare,
sono disposti a tutto».