Referendum contro il lodo Alfano, sinistra e Idv uniti
Scalda
i motori la macchina organizzativa per il referendum contro il lodo
Alfano: martedì mattina in una conferenza stampa a Montecitorio il
leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, ha lanciato la raccolta firme, che
inizierà l'11 ottobre in piazza Navona a Roma. La raccolta proseguirà
in oltre tremile piazze italiane e, stando alle parole di Di Pietro,
non avrà «timbri di primogenitura». Insomma, anche alla manifestazione
del Pd del 25 ottobre, seppure il partito non abbia aderito alla
campagna referendaria, chi vorrà, potrà firmare.A sostenere
l'iniziativa, che si concluderà l'8 gennaio con la consegna delle firme
in Cassazione, oltre all'Idv ci sono i partiti della ex Sinistra
arcobaleno. Non a caso nella conferenza stampa accanto a Di Pietro
erano presenti il segretario del Prc, Paolo Ferrero, Carlo Leoni di
Sinistra Democratica e Manuela Palermi del Pdci. Presente anche, ma a
titolo personale, Arturo Parisi: «Non sono qui a nome del mio partito»
ha chiarito l'esponente ulivista del Pd.Sinistra radicale e Idv
unite nel fronte anti lodo Alfano restano però divise su molti altri
punti e per questo l'11 ottobre hanno organizzato due distinte
manifestazioni. Comunque, chiariscono gli organizzatori, «in tutte e
due la manifestazioni ci si impegnerà per la raccolta delle firme»
contro una legge - spiega il leader del Prc Ferrero - che tutti i
promotori del referendum giudicano «incostituzionale e castale». Secondo
Di Pietro, la raccolta delle firme è una «naturale conseguenza rispetto
a una legge, il lodo Alfano, voluta a tutti i costi da Berlusconi in
persona per assicurarsi l'impunità permanente alla faccia della legge
uguale per tutti». La legge, approvata lo scorso 22 luglio, concede
l'immunità alle quattro più alte cariche dello Stato (Presidente della
Repubblica, presidenti delle Camere e presidente del Consiglio). Per il
leader Idv l'iniziativa anti lodo Alfano è una battaglia in «difesa
della democrazia».Polemico Parisi che critica la scelta del Pd
di non sostenere la raccolta delle firme: «All'obiezione che i
referendum si fanno per vincerli, rispondo che noi lo vinceremo perchè
è rivolto alla maggioranza degli italiani. Non promuoverlo sarebbe una
resa e noi siamo qui per dire che non ci arrendiamo». Oltre al
referendum, comunque, il Lodo Alfano potrebbe incontrare anche
l'incostituzionalità, sollevata dal pm di Milano Fabio De Pasquale nel
corso del processo Berlusconi-Mills. Il tribunale ha accolto il
pronunciamento ed ha presentato la richiesta alla Corte Costituzionale
che ora dovrà esprimersi. In nessun paese europeo infatti i
rappresentati del governo godono dell' immunità. In alcuni paesi come
Grecia, Portogallo e Francia l'immunità è garantita ai capi di stato,
in altri ai reali ma in nessun caso alle cariche governative.