Il segretario comunale in pensionelavora gratis al Comune di Lecco
In
pensione il 31 luglio, l'ex segretario generale Mario Moschetti è
tornato in Comune con regolare contratto di funzionario amministrativo
con incarico di capo gabinetto. Ma con una variante: non percepirà
alcuna retribuzione
Un ufficio del tribunale non controllato
Andato in pensione il 31 luglio, l'ex segretario generale del Comune di
Lecco, Mario Moschetti, è tornato in Comune con regolare contratto di
funzionario amministrativo con incarico di capo gabinetto. Ma con una
variante: non percepirà alcuna retribuzione. Lavorerà 18 ore
settimanali (ma nella realtà saranno di più) alle dirette dipendenze
del sindaco senza guadagnare un euro e rispondendo a tutti i vincoli
del dipendente statale.Il
sindaco di Lecco, Antonella Faggi, aveva detto che non lo avrebbe
"lasciato andare tanto facilmente" è così è stato. In tempi di manager
superpagati nei Comuni, ecco un caso assolutamente opposto. "Mi rendo
conto che una tale modalità potrà apparire singolare e fortemente
anomala soprattutto a quanti non riescono a concepire il loro impegno
sociale o professionale al di fuori di una adeguata e sostanziosa
contropartita in termini monetari", ha scritto Moschetti al sindaco."Accettando
questo incarico intendo onorare un impegno morale che avevo preso nei
suoi riguardi al momento in cui ha assunto la carica di sindaco e a
cui, con la mia improvvisa decisione di dimettermi, sono venuto meno e
perchè ritengo immorale e contrario ai miei principi di correttezza che
a fronte del cospicuo trattamento economico di cui godo come pensionato
ottenga dall'ente presso cui ho prestato servizio per tanti anni e che
si dibatte in notevoli difficoltà finanziarie, un corrispettivo per un
impegno limitato nel tempo e per una modesta quantità di ore
lavorative".