Cinquecentomila! Una marea di bandiere rosse con falce e martello invade Roma
Una
manifestazione di popolo grande, grandissima contro Berlusconi e la
Confindustria. Pdci e Prc insieme in una piazza che chiede unità e
lotta. Forte presenza di Sd, Verdi, movimenti e associazioni. Dopo la
sconfitta la sinistra, che sta a sinistra, c'è e riparte dalla difesa
della democrazia e dei salari
In
cinquecentomila hanno sfilato in un corteo che ha attraversato il
centro di Roma. Migliaia le bandiere rosse con la falce e il martello,
migliaia le voci che intonavano “Bella Ciao” e “Bandiera Rossa”,
migliaia gli slogan contro le politiche antipopolari di governo e
Confindustria.
La sinistra di classe torna in piazza per costruire un’opposizione
sociale di massa. I Comunisti italiani e Rifondazione comunista ma
anche Sinistra democratica e Verdi, tutti insieme, in una grande
manifestazione contro lo smantellamento di diritti e garanzie, contro
il clima di crescente intolleranza e repressione, per la pace e il
disarmo, per la difesa dei salari e delle pensioni, per la democrazia e
la libertà d’informazione, per la salvaguardia della scuola pubblica e
della laicità dello Stato. Forte la presenza del mondo sindacale, con
la sinistra Cgil, Lavoro e società, e i sindacati di base Cobas e Sdl
promotori dello sciopero generale del 17 ottobre prossimo, a cui hanno
aderito anche Pdci e Prc. Tante le associazioni e i movimenti, dai No
Tav ai No dal Molin, tante le testimonianze dei lavoratori precari in
lotta nella scuola, nella sanità, nei servizi. «Ho visto
sfilare centinaia di migliaia di uomini e donne che non si sono arresi
e non si vogliono arrendere. Questa è la strada che dobbiamo
percorrere. Questa è la strada giusta, ce lo dice il nostro popolo»,
dichiara il segretario del Pdci Oliviero Diliberto. E aggiunge: «La
soddisfazione più grande è vedere tantissime bandiere rosse, quelle del
Pdci e di Rifondazione, mischiate insieme». È la ripresa della lotta
dei comunisti, la cui unità rimane l’obiettivo dei Comunisti italiani.
A conferma le parole del segretario del Prc Paolo Ferrero, «qui c’è
l'opposizione di sinistra al governo Berlusconi. Vorrei lanciare qui il
coordinamento di tutte le opposizioni della sinistra, delle forze
sociali e politiche. Inutile parlare di costituente, questa è l’unica
proposta unitaria percorribile». Un chiaro monito per la minoranza
vendoliana, che ha sfilato a metà corteo insieme al coordinatore di Sd,
Cladio Fava, che parla della necessità di «una nuova proposta di
sinistra, un nucleo di sinistra democratica e di popolo aperto a tutte
le forze politiche e sociali». E Ferrero non manca di lanciare un
avvertimento al Pd in merito allo sbarramento del 5% alle Europee:
«Questo popolo merita di essere rappresentato». Al corteo
anche tante bandiere dei Verdi, «Siamo qui per dare forza ad un’altra
opposizione che lega i temi ambientali con quelli del lavoro», ha
dichiarato Grazia Francescato, «ma siamo qui anche per difendere le
basi della democrazia, che oggi sono in pericolo e per scuotere un po’
la coscienza di un Paese che appare rimberlusconito».Grande la
mobilitazione per la raccolta delle firme per il referendum abrogativo
del cosiddetto Lodo Alfano, la legge che per sospende i processi a
presidente della Repubblica, presidenti di Camera e Senato e primo
ministro durante i loro mandati.