Lapiazzarossa

Boicattare il 4 novembre? mmmhhhhhhhh non male come iniziativa


Piero Sansonetti La Lega di Bossi ha proposto di cambiare l'Inno nazionale. Niente più Fratelli d'Italia , canzone troppo romana, e al suo posto il Piave . Il ministro La Russa, che pure era sempre stato molto attaccato all'inno di Mameli, si è detto entusiasta.Perché?Diciamo che le due canzoni sono tutte e due molto brutte, ispirate ai valori nazionalisti, retoriche, un po' fascistelle. Tutte e due molto guerresche, con qualche connotazione sanguinaria. E allora perché scambiarle? Per un motivo molto semplice: il verso più importante dell'inno di Mameli, è anodino e patriottico e senza riferimenti all'attualità: «Italia chiamò». Il verso più importante del Piave ha invece riferimenti fortissimi all'oggi: «Non passa lo straniero». E assume, nella attualità politica, un fortissimo significato xenofobo. Se Il Piave diventasse l'Inno ufficiale, l'Italia assumerebbe in forma solenne una posizione xenofoba e razzista, di rifiuto e di condanna dell'immigrazione. Questo piace alla Lega. E piace anche a La Russa, che inoltre apprezza l'aspetto del Piave più legato all'idea di guerra, di guerra come grande valore, come obiettivo di una comunità e di un popolo, come vera realizzazione dello Stato.Del resto il ministro La Russa e il governo stanno preparando un gran numero di cerimonie per celebrare con tripudio il 90° anniversario di quella che il papa Benedetto XV definì «l'inutile strage». Cioè la prima guerra mondiale, quella che viene chiamata la grande guerra, e che è stata un avvenimento orribile, feroce, sanguinosissimo. Del quale è giusto parlare, per spiegare ai giovani che le classi dirigenti europee impazzirono e si macchiarono di ignominiose colpe, di scelte dissennate, che poi aprirono le porte al fascismo e al nazismo. Tratto da "Liberazione"26/10/2008