Le Mille Bocche
“La Vita è una madre che sana e che immensamente ti Ama”
Ho fame!!!
Disse un piccolo cuore alla Vita.
E la Vita che aveva mani vaste, mostrò al cuore le sue immense distese di terra dicendo:
Serviti figlio mio!
Il
piccolo cuore guardò quel che la Vita aveva da offrirgli e per un
istante si perse nel solo guardare, tanto erano abbaglianti quelle luci.
Ma…è
troppo, è tanto, mi sono già perso nel solo guardare, pensa ad
immergermi completamente, mostrami la strada per giungere alla mia
mensa, fa che non mi perda in questa immensità.
La Vita sorrise, celando però un profondo dolore e disse:
Piccolo
cuore, la Vita è una madre che sana e che immensamente ti ama. Cammina
con fiducia nella Vita e ricorda, anche quando non comprenderai le
ragioni che la muovono, che la Vita è una madre che sana e che
immensamente ti ama.
Il
piccolo cuore, non era in verità convinto delle parole delle Vita, ma
cosa poteva fare se non camminare, aveva fame, una fame che apriva ogni
istante altre nuove bocche…che non sapeva neppure di possedere.
Ma quante bocche ha un cuore, a me sembra quasi d’essere una sola e immensa bocca! HO FAMEEEEE!!!!
Urlò con tutte le sue forze, mentre procedeva.
MADREEEEEE, MADREEEEE HO FAME ABBI PIETA’ DI ME.
Il
piccolo cuore aveva una fame incontenibile ed ormai da una sola bocca
che gridava, gliene si erano aperte altre mille. E il cuore avvilito
disse:
Non potrò mai sfamarle tutte! Vita accorri in mio soccorso.
Ma la vita stavolta non era li a rispondere alle sue domande, e il
piccolo cuore si trovò ad affrontare la fame da solo. Cercando cibo
sotto ogni sasso, tra le mani di ogni cuore, nei cieli, in terra ed in
ogni luogo, ma quelle bocche divenivano sempre più avide ed esigenti,
non si accontentavano mai di niente, e allora deluso e colto da
profonda disperazione disse tra se, che la vita aveva torto, e che
l’intero vivere era solo un gioco contorto.
Cosa cerchi!!!
Una voce lo redarguì:
Cerco cibo per le mie mille bocche, hai tu da sfamarmi?
No!
Rispose la voce.
Allora fatti da parte, cercherò cibo per le mie fameliche bocche dove ora non importa, a costo di toglierlo agli altri.
Ormai il piccolo cuore era divenuto cattivo ed impietoso e la voce divenne gelida sentenza:
Cuore
non sbagliare non sei qui per far del male ma per trovarti, cerca
attraverso la tua fame, la strada per la tua mensa e dimostra pazienza,
non togliere agli altri decreteresti la tua sentenza. Ripeto dimostra
pazienza.
Voce
stupida, fatti da parte, la Vita mi ha data questa possibilità ed io
ora la userò, non vedi quante pecore inerti, del loro sangue io mi
nutrirò.
Il
cuore famelico ed incattivito, non accettò della voce l’invito e
ovunque andò agli altri sottrasse, sottrasse sorrisi, sottrasse
consapevolezza, sottrasse pace, per lui era facile trovare altri cuori
in cammino affiancarli e nel suo procedere sfiancarli, nell’accrescere
il suo enorme ego schiacciava quello degli altri.
Ma
quella non era la strada giusta, alla fine così facendo aveva decretato
la sua dolorosa fine. Nell’alimentare a dismisura il proprio ego, non
aveva fatto altro che seminare nuove ed ancora più fameliche bocche,
che brevemente fiorirono per divorare la sua anima.
Il suo cammino era finito e la Vita giunse a raccoglierne i resti.
Piccolo
cuore che devastante cammino hai avuto, non fosti al tuo cuore vicino,
e frenasti degli altri il cammino, che misero destino.
Il piccolo cuore stretto all’ultimo respiro di una vita che tramonta nella notte più fonda, disse:
Che ne sarà di me!
E la voce:
La
vita è una madre che sana e che immensamente ti ama, tu sei energia e
come tale tornerai alla fonte, nuovi cuori nasceranno per lasciare alla
vita impronte.
Tu
un giorno mi chiedesti la strada da percorrere, nel vedere l’immensità
che la Vita aveva da offrirti perché ti sentivi perso, volevi una
traccia da seguire, ed ogni cuore che viene alla Vita io spero lasci
quella traccia.
Ma
è finalmente giunto il tempo, molte menti, molti cuori stanno
completando con onore il loro cammino, anche loro hanno penato il
logorio delle mille bocche, ma colmandole d’Amore ne hanno saziato la
fame, senza cadere nell’inganno in cui invece sei caduto tu, sono loro
che tracceranno la strada, per chi come te si affaccia alla vita.
“La Vita è una madre che sana e che immensamente ti ama.”
Inviato da: jorke88
il 21/01/2015 alle 12:35
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il 11/12/2013 alle 17:22
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il 03/05/2012 alle 16:15
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il 19/01/2009 alle 15:56
Inviato da: salvatore.ravas
il 18/01/2009 alle 10:31