...SUSSURRANDO

una casa a forma di pianoforte


Lei... Una sistemata alle scarpe, per accertarsi che siano allacciate bene, un piegamento da ginnasta, un soffio d'aria per scaricare un po' di tensione, un tocco al cappello a cercare con l'immaginazione uno specchio e vedere se è giusto.Lui.. sistema un tavolino, un piatto d'argento e un candelabro. Poi si avvicina alla cassa dello stereo e la copre con una tela. Sistema lo sgabello, e poi guarda lei...Loro si guadano, la folla intorno è già numerosa, un occhiata e..le due bocche che si avvicinano per un dolce bacino e poi un due e tre, lui la solleva e lei sale in piedi sul pianoforte!Siamo in un angolo di Ferrara, Buskers 2008, la rassegna internazionale del musicista di strada, loro sono due artisti di strada, circa 45-50 anni, quel po' di trucco e quei vestiti, nascondo la loro vera età. Lui sale sullo sgabello e con un italiano stentato... “ Buena Sira Occhiobello”...tutti ridonoLei dalla cime a del pianoforte lo sgrida buffamente “Siamo a Ferrara No Occhiobello”Gli occhi azzurri e le lentiggini di lui si nascondono dietro il cappello, fingendo imbarazzo “Buena Sira Ferrara... vicino a Occhiobello”Gli anziani e i bambini che si sono seduti ai loro piedi ora ridono platealmente, ora il ghiaccio è rotto,ora può iniziare il loro spettacolo.Mentre li guardo, applaudo e sorrido come tutti li intorno, mi chiedo quale sia la loro casa, la loro vera casa,quella in cui possano entrare e dire “finalmente a Casa” quale sarà la casa di un artista di strada? In giro per il mondo, a cercare di far sorridere le persone di ogni città in cui si fermano.Mi chiedo se quel candelabro e quel piatto d'argento fanno solo parte della scenografia o le hanno prese dalla credenza di casa, mi chiedo se lei l'ha guardato per dire “quello è il servizio buono, l'ultima volta ce l'hanno rubato, non sarebbe meglio un altro piatto?”E' una serata splendida, Ferrara è meravigliosa, forse per Ferrara tradirei la mia amata Bologna, ci verrei anche a vivere. Non ero mai venuto a i Buskers,è stato bellissimo, guardo gli occhi degli artisti e mi chiedo davvero se sono felici.. forse la mia è solo presunzione, forse penso che una casa non ce l'abbiano, per cui girano per tutto il mondo per quello, ma quel dubbio è fugato via nel momento in cui ho visto questi artisti, non più giovincelli, darsi un dolce bacino prima di iniziare,, quel bacio trasforma ogni angolo di strada, ogni città vicino o lontano da Occhiobello nella loro casa, perché in fondo la tua casa è dove stai bene, non dove sei nato, non dove passi le vacanze, è ovunque tu possa trovare il tempo e la voglia di ritagliarti un emozione, è sopra un pianoforte, come in quel quadrato dove siede quel bambino che li guarda, quel quadrato non sarà mai più di quel bambino, non capiterà più di sedersi in quel punto, eppure, anche per quel bambino in quel momento si sente a casa.Dopo i balli, i canti, i giocolieri, lascio alle mie spalle questa prima volta a vedere i Buskers, ripenso ad una casa a forma di pianoforte e ai loro sorrisi, mi avvicino al parcheggio e penso  “si torna verso casa”  poi mi volto al mio fianco, mi avvicino per un bacio e mi accorgo che con lei mi sento a casa ovunque sia...Andre    
Questo articolo è stato pubblicato nel numero di settembre di www.lepaginedellanostravita.it