La prima cosa bella

Amore e Passione


Diffido dell’Amore. Si proclama eterno, incondizionato, senza compromessi, ispirazione di progetti destinati a durare una  vita. Ma è tutto l’opposto. Prima o poi si diluisce, scende a compromessi, fa i conti  con le piccole convenienze quotidiane. Ed i progetti, si sa, presentano spesso difetti occulti. Preferisco la Passione. E’ di per se effimera. Rigetta l’obbedienza a regole. Non conosce autocontrollo. Risponde soltanto all’attrazione dell’altro. E’ brutale e non conosce limite. Non ha bisogno di sostenersi con pianificazioni a lungo termine o promesse di realizzazioni future. Incede invece, indifferente, lungo l’orlo del burrone, pronta a precipitare ad ogni istante. Consapevole della propria fine, è decisa ad affrontarla senza tirarsi indietro. In preda a sé stessa non sa distinguere il sottile confine tra il desiderare e l’estinguersi. La passione ci lascia addosso una sensazione di fame inesauribile, una tensione incessante che non può essere soddisfatta. Ma la Passione non è per tutti. L’Amore è cura omeopatica. Ci sottoponiamo ad esso, cullando la speranza che ci faccia del bene e presupponendo che non possa far del male. La Passione è  la chemio. Si sottopone ad essa solo chi dispera, perchè ha in sé qualcosa che altrimenti non può essere curato. E ferisce a morte con la stessa prepotente forza con cui cura.