L'AQUILONE

Strana vita


Certo che in due giorni, qui in Emilia e Romagna di movimenti sussultorii se ne sono succeduti e registrati  ad oltranza. Alla mia età, ormai posso solo prenderne atto, piangerne e sorriderne, così come cronologicamente si propongono...Sorrido per il sindaco Dosi, a Piacenza, era con me, nei militari, a cavallo dei vent'anni, e non ci prendavamo a gavettoni, anzi, insegnavamo agli altri , che erano con noi, che potevano essere divertimento e non nonnismo stupido.Sorrido per la notte dei grilli canterini, a Parma ed a Comacchio, e forse da qualche altra parte ancora. Sorrido...ne sorrido, mica tanto, se fossero qui ne sarei disperato: quelli non sanno nemmemo dove sia il cesso, in municipio....sanno, cosa poi sia il municipio? Salviamo le buone intenzioni, ma del loro capo, Cola di Rienzo, poco mi fido.Poi quell'altra cosa, quel blob oscuro che arriva e ti imputrida la vita, quel cadere fisico di cose tue da sempre, quello sbriciolarsi di orizzonti minimi e vitali, quel doversi ricreare di colpo, in un dopo che non si sa da dove cominci, che ora si chiama Richter, o se vuoi essere più dolce, Mercalli...E laggiù, lontano, ma così tremendamente vicino alla vita spicciola e quotidiana di tutti noi, laggiù dove l'Appia dovrebbe prendere il mare per la meraviglia dell'oriente, laggiù qualcuno ha fermato un sogno, laggiù ho anch'io oggi qualcuno che mi mancherà per sempre. E la piangerò, come una assoluta mancanza di libertàbrunetto