L'AQUILONE

ricordi


prendavamo gobbe dall'acqua verde del fiume,con le mani,e non si poteva farlo.avevamo, da piccoli, una luce fredda negli occhi,dolce come canditi di nebbia,al sole, che s'alza piano.le madri, i padri ce lo disseroch'era finita la fame,ma noi c'infangammo i piedi,per tutta la nostra generazione,cantando di guerra e d'amore,chini nei gorghi più neri