Idee

Fidel, tra illusione e realtà


Brevi passaggi di un'intervista ad Alina Castro, figlia di Fidel, pubblicata sul Corriere di oggiChe ricordi ha della sua infanzia a Cuba?«Ricordo che all'etą di tre anni i cartoni animati di Topolino furono rimpiazzati in televisione dalle esecuzioni ordinate da mio padre. Fu per me un trauma e ne parlo nella mia autobiografia Alina, la figlia ribelle di Fidel Castro». Come spiega che Fidel Castro continui per molti a essere un mito? «La sinistra europea, i Paesi non allineati e le star di Hollywood lo vedono come l'ultimo dei mohicani. L'hanno talmente idealizzato da non riuscire pił a vedere di lą dallo schermo da loro stessi creato. L'idea di una rivoluzione proletaria nei Caraibi č molto pił esotica per la sinistra europea che non le purghe staliniane. E lo dico da persona di sinistra». Anche negli Stati Uniti Castro č per molti un idolo. «Eppure uno dei Paesi che l'hanno idealizzato di pił resta l'Italia. Ogni volta che la visito vedo pił t-shirt di mio padre e di Che Guevara che non nel resto del mondo. Nell'immaginario collettivo degli italiani lui sarą legato per sempre a Guevara: insieme sono gli eterni rivoluzionari. L'ultimo pretesto dei marxisti per difendere la loro ortodossia. Questa gente non conosce la realtą cubana e farebbe meglio a vivere nel Paese per un po', prima di parlare». E' bene riportare queste testimonianze, anche se non basteranno a riportare alla realtą comunisti, radical chic e pseudo-intellettuali nostrani: loro saranno senz'altro convinti di conoscere Fidel Castro meglio di sua figlia.