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Lezione di educazione civica per il Ministro


PALERMO - I bambini extracomunitari non possono visitare gratuitamente la Valle dei Templi. Il 5 luglio scorso è stato infatti vietato l'ingresso gratuito a quindici alunni (dai 6 ai 12 anni) su un totale di 38 provenienti dalle scuole elementari e medie «Cascino» e «Nuccio» del quartiere Ballarò di Palermo che volevano visitare il sito archeologico. Per loro la gita ad Agrigento, organizzata dall'associazione «Ziggurat» che si occupa, con i finanziamenti del Comune di Palermo, di gestire alcuni laboratori ludico-manipolativi in quartieri «a rischio», si è trasformata in una «lezione di discriminazione istituzionale». Non appartenendo alla Comunità Europea, i bambini di Ballarò, figli di immigrati, non hanno potuto usufruire del ticket per l'accesso gratuito al sito archeologico riservato ai minori di 18 anni. BRUTTA SORPRESA ALLA BIGLIETTERIA - Una rigidissima addetta alla biglietteria ha applicato alla lettera la circolare dell'assessorato regionale. Quest'ultima prevede che i visitatori che vogliono usufruire dei ticket gratuiti siano in possesso dell'attestazione della nazionalità. «I bambini in effetti sono tutti italiani, anche se sono figli di genitori extracomunitari - spiega Gabriele Tramontana, dell'associazione Ziggurat -. L'addetta alla biglietteria chiedeva un elenco completo con la certificazione della nazionalità vidimata dalla Regione e siamo stati costretti ad andarcene, senza poter far ammirare i Templi ai bambini». Per l'ente Parco Valle dei Templi, l'addetta alla biglietteria ha agito secondo le norme dettate dalla Regione, anche se si sarebbe potuto ovviare al problema con una richiesta precisa dell'associazione qualche giorno prima. IL MINISTRO: «RAZZISMO» - Non risparmia invece critiche sull'accaduto Paolo Ferrero. «Sarebbe sbagliato sottovalutare quanto accaduto ad Agrigento, è un atto di razzismo che mina le basi del futuro del nostro paese» ha commentato il ministro della Solidarietà sociale. «Il fatto che bambini la cui unica colpa è di essere figli di immigrati - spiega il ministro - vengano discriminati rispetto ai propri compagni di classe, crea risentimento ed emarginazione.Ferrero, Ferrero mio: ma lo vuoi capire che non puoi parlare come un qualsiasi rifondarolo del piffero? Sei un MINISTRO DELLA REPUBBLICA! Quello che mina il futuro del nostro paese non è il razzismo immaginario che abbonda sulla bocca degli stolti ma il NON RISPETTO DELLE REGOLE, il male endemico dell'Italia! Se non ti piace il regolamento di quell'ente, che a sua volta risponde alla Regione Sicilia, è un problema tuo. Fai pressione per cambiarlo, se proprio ci tieni. Oppure cerca di fare approvare in Parlamento una nuova legge sulla cittadinanza per fare in modo che venga concessa a chiunque. Fai quello che vuoi ma non dire stronzate e cerca di dare il buon esempio come dovrebbe fare un Ministro. In attesa di questo, gli extracomunitari paghino tutto quello che devono pagare e non facciano gli scrocconi. Grazie