Idee

Il transessuale della politica italiana


Se i più giovani dovessero vedere un filmato del Gianfranco Fini fino ai primi anni novanta, penserebbero probabilmente ad un caso di omonimia o ad un fratello gemello. L'ex leader del partito neofascista, delfino fedelissimo di Alimirante, oggi in prima fila alle manifestazioni del 25 aprile...l'ex-ammiratore di Jean Marie Le Pen oggi paladino a oltranza degli immigrati... Mi ricordo quando per la prima volta stupì tutti esprimendosi pubblicamente a favore del voto amministrativo per gli immigrati regolari: era il 2004 e furono in molti i militanti di AN, sorpresi con ancora in tasca i volantini del loro partito con scritto "Voto agli immigrati? MAI!", che stracciarono la tessera del loro partito. Meno nota è la vicenda di Marco Tarchi, che fu espulso dal MSI nel 1981 per le sue posizioni "eretiche" contro la pena di morte e per un superamento della liturgia neofascista. Si potrebbe pensare che l'odierno difensore della democrazia e dei diritti umani fosse dalla sua parte... invece no: tra i più accaniti nel cacciarlo vi fu proprio Gianfranco Fini. Del resto, ancora nel 1992, non un secolo fa, l'attuale Presidente della Camera chiedeva a gran voce l'applicazione del codice penale militare - cioè la pena di morte - per i mafiosi in Sicilia. Il caro Gianfranco suscita sempre ammirazione con le sue infinite svolte, per il suo presunto "coraggio"... però ... se è vero che solo gli idioti non cambiano mai idea, altrettanto vero sarà che solo gli idioti si sbagliano su tutto e la cambiano sempre. Non è per essere pignoli, ma passare dal neofascismo irriducibile duro e puro a farsi bello definendo il fascismo "male assoluto"... beh, insomma, non è che si sia sbagliato di poco... Invece di applaudirlo bisognerebbe chiedergli come mai lui abbia impiegato più di quarant'anni (li aveva già passati quando definì Mussolini "il più grande statista del secolo") per capire quello che alla stragrande maggioranza degli altri era parso ovvio non appena acquisito il senso del discernimento. E lo stesso su un sacco di altre cose: nel corso della sua carriera politica ha detto tutto e il contrario di tutto. I casi sono due: o è in malafede o è un cretino.