Soldiers of Jesus

LETTERA PASTORALE - NATALE 2010


 Chiesa Evangelica   della  Riconciliazione Via Feudo di San Martino 4, 8100 CASERTA -  tel. 0823 446149 Fax 0823 220791 - email: amministrazione@riconciliazione.org Lettera pastorale                                                                                                                                                                                                                                   Natale 2010                                                                            Ai pastori e alle comunità della                                                            Chiesa Evangelica della Riconciliazione “ Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle.” Is9:5-6“Lo Spirito del Signore riposerà su di lui…Respirerà come profumo il timore del Signore.” Is11:2, 3 Miei amati fratelli, sorelle mie carissime,La pace e la gioia del Dio manifestato in carne siano con tutti voi! Il lieto annuncio di questa stagione è che la Parola si è fatta carne! [1] Dal grembo materno alla croce e poi nella tomba si è veramente incarnata! E oltre la morte, nella risurrezione e nell’ascensione, ora alla destra del Padre, è rimasta incarnata! Totalmente incarnata! Per sempre incarnata! L’umanità di Dio “Ecco perché Cristo, entrando nel mondo, disse: «Tu non hai voluto né sacrificio né offerta ma mi hai preparato un corpo; … Allora ho detto: "Ecco, vengo…per fare, o Dio, la tua volontà"».” [2]Il “totalmente Altro” si è fatto egli stesso uomo e, nell’incarnazione, ha liberamente scelto e fino in fondo sposato l’umanità; in un matrimonio perpetuo, irreversibile ed irrevocabile che lo lega a noi per l’eternità. Per questo si è potuto parlare dell’umanità di Dio [3]! Il Figlio di Dio si fa Figlio dell’Uomo perché ogni figlio d’uomo possa diventare figlio di Dio! Come comunità arriviamo quest’anno al Natale accompagnati da una riflessione che ci ha fatto di nuovo apprezzare l’importanza vitale e strategica per il cristiano del discepolato! Lo strumento evangelico decisivo per trasferire, plasmare e manifestare la vita di Dio in noi! [4] Perciò il grande, finale mandato è: “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli… Ed ecco io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente” [5]. Il grande discepoloIl punto più significativo, sicuramente il più alto di questa riflessione è la riscoperta del “discepolato” come chiave di lettura fondamentale per comprendere la via e la vita di Gesù, per illuminare lo spirito e il testamento spirituale del Cristo, il grande discepolo!  Gesù infatti vivrà la sua intera vita terrena come figlio e discepolo. Per portare il cuore del Padre ai figli! [6] Per rivelare il volto del Padre (“Chi ha visto me ha visto il Padre” [7])! Per modellare il rapporto dei figli col Padre (“Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato in Cristo Gesù” [8]).  Per questo, prima di fare discepoli, si è fatto discepolo! E per tutta la vita ha vissuto come discepolo! In quest’atteggiamento è rimasto, così ha vissuto ed interpretato tutta intera la sua esistenza! Dall’obbedienza nel dono di sé per il mondo [9] all’accettazione di un corpo [10]; dal seno di Maria alla mangiatoia; dal rapporto di sottomissione a genitori terreni [11] all’apprendistato col padre falegname… fino a trent’anni [12]; nel discepolato con Giovanni il Battista [13]; nella pratica quotidiana del dialogo e della comunione intima e segreta col Padre: di giorno con i discepoli e le folle, di notte col Padre; nella notte del Getsemani; nell’agonia del Calvario sulla croce, nel silenzio della tomba, sempre. Ha sempre vissuto e parlato, sofferto e operato come un discepolo!  E’ cosa buona dunque per noi riconsiderare Gesù sotto la specie del grande discepolo prima ancora che sotto la specie del grande Maestro. Perché visse l’intera sua vita terrena come figlio e discepolo. Fu grande come discepolo! Il grande discepolo! Per questo venne progressivamente riconosciuto e sempre di più ricevuto come il grande maestro! Nessuna contraddizione in lui, solo perfetta adesione, tra il discepolo e il maestro. Nel suo essere discepolo si rivelò come maestro. Come discepolo divenne maestro.  La via di GesùPer questo l’apostolo Paolo esorta i filippesi: “Abbiate in voi lo stesso sentimento che è stato in Cristo Gesù, il quale essendo in forma di Dio… spogliò sé stesso, prendendo forma di servo… umiliò sé stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte di croce”. [14] E Gesù stesso ci invita: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà.” [15] E ancora: “Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero” [16]  E’ il messaggio al cuore delle Beatitudini! E’ la via di Gesù! E’ lo stile di Cristo! Il Natale è solo l’inizio di questa via! A Natale celebriamo solo l’inizio di questa vita! Vostro nello spirito di Cristo,pastore Giovanni Caserta, 23 dicembre 2010 [1] Gv1:14 [2] Eb10:5-7 [3] "La sua libera affermazione dell'uomo, la sua libera partecipazione alla sua esistenza, il suo libero intervenire per lui, questa è l'umanità di Dio". Karl Barth [4] “Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi. 8 Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all'estremo; perplessi, ma non disperati; 9 perseguitati, ma non abbandonati; atterrati ma non uccisi; 10 portiamo sempre nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo; 11 infatti, noi che viviamo siamo sempre esposti alla morte per amor di Gesù, affinché anche la vita di Gesù si manifesti nella nostra carne mortale.” 2Cor4:7-11 [5] Mt28:19-20 [6] “Egli volgerà il cuore dei padri verso i figli, e il cuore dei figli verso i padri” Mal4:6 [7] Gv15:9 [8] Filip2:5 [9] “Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito figliuolo affinché chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna” Gv3:16; Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita per riprenderla poi. Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me. Ho il potere di deporla e ho il potere di riprenderla. Quest'ordine ho ricevuto dal Padre mio».” Gv10:15, 17-18 [10] “Tu non hai voluto né sacrificio né offerta. Ma tu mi hai dato un corpo. Eccomi, Signore, io vengo per fare la tua volontà” Eb5:10 [11] “Poi discese con loro, andò a Nazaret, e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini.” Lc2:51-52 [12] “Non è questi il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?” Mt13:5 [13] Come dimostrerebbe, secondo alcuni commentatori, quel passo in cui il precursore, indicando Gesù come il successore utilizza l’espressione “colui che viene dietro/dopo di me” (Mt3:11; Mc1:7; Gv1:15), chiara indicazione, nel linguaggio dell’Antico testamento, di “un discepolo”! [14] Filip2:5-8 [15] Mt16:24 [16] Mt11:29-30