I giardini di Marzo
Conosci te stesso ( Socrate) ma anche gli altri...io...« Arte e cultura | Papà » |
Negli abissi del mare ti ho visto quel giorno ma eri tanto lontano che non hai sentito la mia voce. Il canto delle sirene era più forte e un vortice ti ha scagliato al di là dell'orizzonte. Poi sei tornato da quel viaggio lungo e pericoloso. Ti sei disteso sulla verde riva del mare a guardare la tua casa. Hai riconosciuto il tuo pezzo di cielo e le stelle che ti avevano segnato per altre terre sconosciute. Eri tornato da chi ti aveva atteso ogni notte tra le onde del mare in cui tu, giovane dio superbo, ti eri tuffato. Lei è ancora lì, lì vicino al fuoco del tuo santuario. Riprendi il tuo posto abbandonato troppo presto e lascia andare i ricordi di armi, di sangue, di affanni, di incantesimi misteriosi. Lascia il tuo cuore riposare nel tuo porto tranquillo
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