Rosa Luxemburg

Post N° 277


Cara mamma,oggi è giunta la mia ultima ora ma non mi importa di morire. Perdonami se ho mancato, se sono andato via senza il tuo permesso, ma muoio contento come un buon cristiano e un vero italiano.Salutami tutti gli amici e parenti e i vicini. Non arrabbiarti con nessuno.Ricevi un grosso bacio e così pure ai fratellini e alla zia Nenè.Tuo per sempre, Sergio.(Sergio Gamarra, di anni 19, nato a novara. catturato a inizio ottobre 1944 con altri cinque partigiani della brigata « X Rocco» durante un rastrellamento nel basso vergante. Giustiziato il primo novembre 1944 sul piazzale del porto di castelletto ticino, presente la popolazione obbligata ad assistere. Il rapporto sull’esecuzione riporta: “letta la sentenza e prima dell’ordine di fuoco, i prigionieri gridano « viva l’italia, viva i partigiani»)Carissimi tutti,il Signore ha voluto che passassi la prova suprema.Perdonatemi se sono la colpa di questo grande dolore, ma sappiate, babbo, mamma carissima, che vostro figlio, e voi Virgilio, Cesare, Matelda, Augusto, che il vostro Orazio è morto da cristiano e da buon italiano.Sarò sempre a pregare per voi.Viva l’Italia!Orazio( Orazio Barbero, di anni 19, operaio. nell’inverno del ‘43/44 lascia torino per entrare nella formazione partigiana delle valli di lanzo. Catturato e rinchiuso nelle carceri giudiziarie di torino, il 23 gennaio 1945 è fucilato da un plotone di militi della GNR al poligono di tiro del martinetto con altri nove partigiani. Il rapporto sull’esecuzione riporta: “ letta la sentenza e prima dell’ordine di fuoco, i prigionieri gridano « viva l’italia libera» )Carissimi,vorrei dirvi tante cose ma non posso. Mi hanno preso e purtroppo sono uno di quelli sacrificati alla causa della Patria. Sappiate che vi ho sempre voluto bene ed in questo momento mi siete più che mai nel pensiero.Prega per me, mamma, vado a raggiungere Elio, col cuore in pace e fiero di sacrificarmi per l’Italia.Con me c’è Porzio, Gualtiero ed altri che non conoscevo.Vi ho sempre voluto bene e pregherò per voi.Salutatemi tanto Ambrosina e ditele che non l’ho mai dimenticata.Addio e arrivederci tutti, lassù.Pregate per me. Addio, Addio.Sergio(Sergio Tamietti, di anni 18, nato a torino. nella primavera del 1944 entra a far parte della VI divisione alpina “giustizia e libertà”. Il 19 marzo 1945 è catturato da elementi del battaglione paracadutisti folgore insieme a sei partigiani. Tre giorni dopo viene fucilato con Alessandro Bianco, Mario Porzio Vernino, Renzo Scognamiglio e Antonio Ugolini dal plotone di esecuzione comandato dal tenente muratori. il rapporto sull’esecuzione riporta: “letta la sentenza e prima dell’ordine di fuoco i prigionieri gridano:«viva l’italia»)Solo ai giovani le maiuscole.Buon 25 Aprile.