Rosa Luxemburg

Post N° 283


Compito:inventa una situazione con l’addizione, illustrala, risolvila mettendo in colonna e rispondi.”Oggi la mia mamma mi ha dato dieci baci. Poi altri quindici.Quanti baci mi ha dato in tutto?”Bellissima l’illustrazione degli insiemi di baci a forma di boccuccia, anche se è un po’ pasticcione, e spigoloso come tutti i mancini.Tempo fa quando all’uscita di scuola mi ha detto..mamma, devo risolvere una situazione…Oddio!…che è successo?!E’ un compito di matematica.…ahhhh!!! Devi risolvere un problema, gli faccio… detto come se cambiasse tutto, infatti lui era perplesso.Un pochino di comprensione per chi rifà la prima elementare a trentatre anni e i significati non corrispondono più alle parole.A parte i regoli e i muretti delle addizioni, che mi hanno provocato un’overdose di reminescenze, per il resto ho tutto da imparare.Ho già fatto la mia buona figura di merda al colloquio con la maestra di matematica, chiamando riporto la decina che si aggiunge nelle addizioni in colonna.…cambio! CAMBIO!… era indignata, eh.Sì, ho capito che è più corretto “cambio” e con ettore stò attenta a non dire “riporto” anche se mi faccio violenza. … ho scoperto la magia dell’abaco quest’anno: pensavo fosse un antico strumento di contabilità, di quelli che si trovano nei musei civici, per dire. Riconosco che la faccenda del cambio è vera. Una volta issate le colonne, infilare i quadratini sulle unità e sulle decine, e toglierli o aggiungerli a seconda dell’operazione richiesta, è un gioco da bambini.Appunto. Comunque, almeno tre generazioni hanno usato il riporto ( mia nonna lo sa fare, mio nonno lo faceva, ricordo)e abbiamo capito lo stesso.E mi avete tolto anche il “dettato”… adesso  è “ ascolto e scrivo”. Tutto questo per ricordarmi che non sono più una ragazzina. E’ un complotto. *nella foto ettore stamattina, in pigiama e col raffreddore... notare la scia rossastra che si allunga dal naso alle labbra.