Rosa Luxemburg

Post N° 317


Onorevoli wanted è stato tacciato di demagogia da ogni dove: quando qualcuno mette il dito sulle magagne della politica la destra e la sinistra si uniscono in un sol coro e tutto ciò che stona viene liquidato come demagogia. Chi ha letto qualcosa di travaglio sa che i suoi libri hanno un unico filo conduttore: la documentazione. Quel che salta agli occhi anche al lettore più inconsapevole è la straordinaria mole di documenti, riferimenti, dichiarazioni, smentite e controsmentite, sentenze, testimonianze e via così.Non proprio uno stile da demagogo, sempre che le parole abbiano un significato.Ricordo di aver postato una cosa, molto tempo fa, su “regime”, il libro che denuncia la censura operata in rai. Dalla destra e dalla sinistra, ce n’è per tutti. A rileggere la conversazione tra massimo fini, che aveva preparato un programma di informazione bloccato il giorno prima di andare in onda, e marano, attuale direttore di rai2 e in quota lega, c’è da mettersi le mani sui capelli. Conversazione integrale, perché fini annusò l’imminente presa per il culo e si armò di registratore. Sintetizzando al massimo, marano gli dice candido che il secondo canale è proprietà della lega la quale ha altri progetti televisivi. Miss padania su raidue?Fini, sentendosi tutelato dalla prova ottenuta col registratore, si rivolge alla commissione di vigilanza rai ( “vigilanza” eh), e che succede? Lo rimproverano, da destra e da sinistra:  sei un monello, non si registra di nascosto.Lui cerca di difendersi, ma come? Ho la prova di aver subìto una prevaricazione e voi state a guardare il metodo?Sì, loro guardano tutto quello che può salvaguardare il loro culo comodamente appollaiato sul sistema.Per difendere qualcuno devono avere un ritorno, come disse la chiaromonte (ds) a luttazzi, ingenuo anche lui. Sperava di trovare appoggio a sinistra ma “uno che mangia merda in tv non piace a nessuno”.Sarò strana, ma ricordo di aver riso quando lo vidi mangiare la merda, lo trovai molto simbolico, e con me risero milioni di telespettatori. Ai piani alti, però, non è piaciuto a nessuno, e quindi… Poi tutti sono pronti a stracciarsi le vesti per la libertà di espressione e di informazione, tutti: quelli che censuravano le cazzate che sparava il berlusca ( mimun docet) e quelli che si incazzano per un innocuo rap. Vilipendio delle istituzioni. Ma andate a cagare.Invece non si insultano le tanto proclamate istituzioni quando a rappresentarle sono i disonesti, anzi, i “diversamente onesti”, come li chiama con ironico rispetto travaglio.” su 900 e rotti parlamentari una novantina ha seri problemi con la legge. Uno su dieci. E la percentuale del diecipercento è decisamente eccessiva anche per le aree più disagiate del paese. Non esiste quartiere a rischio, o periferia metropolitana in cui un abitante su dieci sia stato condannato o sotto processo”.In parlamento sì.Viviamo in un paese dove chi ha un parente condannato non può fare il carabiniere e chi è condannato in proprio non può fare il vigile urbano. Ma il parlamentare sì.Si potrebbe obiettare: sono stati eletti, è il popolo che li ha scelti. A parte che basterebbe mettere un semplice divieto di eleggibilità per chi ha patteggiato in maniera definitiva e per chi è stato condannato in terzo grado. Detto questo, ma è davvero il popolo a scegliere?L’ultima volta abbiamo votato con una legge elettorale da paura, partorita dalla mente di uno che non fa altro che dire quanto disprezzi la logica di partito.E ci ha costretti a votare SOLO il partito e la sua logica, senza neanche una preferenza. I nomi in cima alle liste erano gli eletti e tutti i partiti non hanno avuto difficoltà ad acclimatarsi. Quando ricapita un bengodi siffatto?Chi è il demagogo? Quello che denuncia i disonesti in parlamento o quello che ti obbliga ad eleggerli?