Rosa Luxemburg

Post N° 318


Per fortuna vedo poca televisione. Giovedì da santoro hanno parlato di lavoro precario, un bel reportage, in studio ragazzi e ragazze che esponevano con competenza la loro situazione: plurilaureati che pigliano seicento euro al mese senza garanzia alcuna e ragazze immagine che la stessa somma la racimolano ballando due notti di fila sul cubo. Son cose che si sanno, il merito della trasmissione è quello di dirle.Stacco pubblicitario.Una pensa a quello che ha ascoltato e quasi non fa caso agli spot. Il solito amendola che fa la marchetta per la 3, ma..toh…c’è la gregoraci! Uhhhh! dicono all’unisono amendola e baudo. Lei si rammarica della sua decisione di fare televisione ( ma chi li scrive i soggetti degli spot?…santoro fa televisione, la gabinelli, le iene, la guzzanti faceva televisione ma la gregoraci è al massimo un orpello, a me pare diverso) e i due maschi si interessano con aria volpina.”non ho resistito”… “alla fine ho ceduto”…fa lei, con una recitazione uguale a quella di mio figlio quando è costretto alla recita scolastica.Allude eh. Allude al fatto che ha scopato col politico per fare tv, allude al pettegolezzo intorno alla faccenda.Poi certo, cosa avevo capito? Non ha resistito, ha ceduto… al nuovo fantastico telefonino!Qual è l’agenzia pubblicitaria che ha ideato questa perla?A uno spot così ci lavorano decine di persone e a quanto pare a nessuna è venuto uno scrupolo. C’è un’inchiesta in corso che coinvolge gente che purtroppo sta ( non fa) in televisione e che secondo la mia logica manco ci doveva andare. L’altra logica invece premia la gregoraci che ha il gran merito di essersi fatta scopare dal politico e facciamo in modo che la cosa sia propizia. Magari si vendono un sacco di telefonini.( ma amendola che si masturba tanto col suo essere davvero di sinistra perché c’ha la tessera di rifondazione, com’è? si autosospende dal partito quando gira gli spot?)La ragazza che lavora nella biblioteca comunale di bologna ma è pagata quattro soldi dalla cooperativa che la gestisce, avrà giustamente pensato che è inutile investite tempo e soldi nella formazione: conta essere bone, mostrarsi e, possibilmente, darla via. Non ci vuole neanche un corso di dizione, come si nota quando parla la gregoraci. Suppongo che il prossimo testimonial della 3 sarà moggi, chi meglio di lui?D’altra parte, la televisione gli ha già permesso di dire tutto quel che gli passa per la testa, di accusare, di fare la vittima, in assoluta solitudine. Mentana ha provato a chiamare la melandri a un confronto con moggi, rammaricandosi del suo rifiuto. Già, e perché un ministro della repubblica dovrebbe andare in tv a chiacchierare col principale indagato di un’inchiesta? Meglio, perché a moggi viene concesso il privilegio di difendersi in tv quando ci sono luoghi fatti apposta per questo?Perché tutto deve avvenire in televisione, compresi i processi. Vietare agli indagati di andare in tv fino a processo concluso è un rimedio illiberale? Ci saremmo risparmiati cinquanta puntate su cogne, per esempio. Oppure si potrebbe estendere a tutti gli indagati il privilegio dell’autodifesa televisiva, così da creare un nuovo diritto per tutti.La gente vuole sapere, la gente vuole vedere, sono tutti depositari delle volontà della gente, tutti portavoce della gente, perfino moggi ha detto che la gente lo ha capito. Il ministro gentiloni sostiene che i programmi di intrattenimento spicciolo ( quelli con le gregoraci, per intenderci) sono l’unico momento di svago per tanta gente. E’ vero che la sera è per quasi tutti il tempo del relax, dopo la classica dura giornata di lavoro. Appunto, e dovrei trascorrerlo in compagnia delle gregoraci, delle clerici, delle ventura? Mi pare che il ministro abbia una bassa considerazione del tempo libero della gente, visto che se la immagina prona davanti a programmi di scarsissima qualità. Eppure, mia mamma che la sera guarda praticamente solo la tv, si è vista tutta la fiction su falcone, guarda santoro, addirittura ha visto il film 11 settembre, che mi sono stupita pure io. E’ piaciuto tantissimo anche a lei il corto di loach sull’esiliato cileno che racconta il suo 11 settembre, e pure lei non ce l’ha fatta a vedere tutti i contributi, perché il film è cominciato alle undici passate. Tanto per dire che la gente, quando le si da la possibilità, è capace di scegliere.