Rosa Luxemburg

Post N° 334


Che bello, di nuovo il dibattito sulla legge elettorale. E di nuovo ci faranno credere che il virus di tutti i mali è proprio lei, la legge elettorale. Io ancora non perdono a occhetto di essersi mischiato con segni al tempo.Pareva che se non si faceva il maggioritario avremmo per sempre vissuto in uno stato di corruzione, come se a pigliare le mazzette fosse stata la legge elettorale.A ricordare la maggioranza bulgara con la quale vinse il referendum voluto da segni mi viene da dire che questi dirigenti politici ce li meritiamo. Come si può credere che le cose si risolvano cambiando il modo di eleggere le persone? Secondo me basterebbe cambiare le persone, ma io sono la solita idealista.Mesi e mesi, mi sa pure un annetto, per sfornare cosa?Una legge maggioritaria, ma al 75percento e per una sola camera, solo noi italiani potevamo inventare una roba così. Mitica la soglia di sbarramento nella quota proporzionale, che non ha spaventato nessuno, ma ancora più mitico è stato lo scorporo. Una volta mi ci ero messa di punta per capire come funzionasse, poi mi sono detta che non era mio dovere scervellarmi. Tra parentesi, quello che aveva fatto del maggioritario e del bipolarismo lo scopo della sua vita, quello che voleva farla finita col tira e molla dei piccoli partiti, cosa fa quando è il momento di prepararsi alle elezioni?Fonda un suo partito e lo chiama molto modestamente patto segni. Non ricordo cosa disse ma ci gioco le mutande che abbia tirato fuori un gran discorso sulla coerenza col suo cammino politico.Lo stesso posso dire di pannella, un altro compagno di lotta e di governo di segni.Lista pannella, sempre molto modestamente.Forse si erano montati la testa e credevano di raggiungere la maggioranza relativa da soli. Com’è, come non è, a distanza di quindici anni siamo ancora rappresentati da quelli che hanno preso le mazzette anche se le leggi elettorali sono cambiate. Fino a poco fa pensavo che fosse urgentissimo cancellare la legge che ha eletto questo governo, con la quale abbiamo potuto dire solo sì alle scelte dei partiti. Anche per far smettere il resto del mondo di riderci dietro, chè alla reputazione ci tengo.Ma così no, eh. La prima preoccupazione è quella di tener conto della minoranza, perché le riforme ( abusatissimo termine, ormai si chiama riforma la più minuscola delle modifiche) si devono fare tutti insieme.E da quando?…capirei un discorso così se si respirasse da anni aria di collaborazione. Non serve neppure ricordare che il governo berlusca ha fatto tutto da solo: scuola, giustizia, condoni, legge elettorale. Ha perfino riscritto la costituzione in tre giorni, davanti al focolare di una baita di montagna e , visto il risultato, temo con l’ausilio di abbondanti dosi della grappa del posto.Eppure, quelli che abbiamo mandato al governo si sentono in dovere di dimostrare quanto sono democratici. Per quanto mi riguarda non li ho votati per mettersi d’accordo con l’opposizione.Intanto hanno intasato i telegiornali: doppio turno alla francese, proporzionale secco, la legge che usiamo per eleggere i sindaci e il proporzionale alla tedesca. Di quest’ultimo calderoli dice che è “ roba da deficienti”, e quindi è l’unico sistema da tenere in seria considerazione.Mica è finita qui. Mi sa che pensano che il mio stomaco sia inossidabile, non so spiegarmi altrimenti la trovata dei saggi che riscrivono la legge elettorale.E c’è chi dice sì, lo proporrò al partito; chi dice no, è il parlamento che deve fare questo lavoro ( lo penso anch’io); chi dice boh, bisogna vedere perbene la proposta ( ovvero, bisogna vedere se ci conviene).A me piacerebbe che tutto questo pathos lo tirassero fuori per altri argomenti: il lavoro, la sanità, la scuola.I pilastri, diciamo così. Ma no, si accapigliano sulla legge elettorale e se le scuole non hanno soldi e gli ospedali sono lerci, mica è colpa loro.Che facciamo, ci organizziamo noi e diamo una bella spazzata alle corsie?