Rosa Luxemburg

Post N° 343


Come è stato detto più volte e da più parti, se si critica la politica americana non è logica conseguenza essere anti americani. Come dire che quando criticavo il berlusca ero anti italiana, una stupidaggine. Infatti il berlusca l’ha detto.A me non interessa, come cittadina italiana, di fare la parte del leone in politica estera: certo, non mi piace nemmeno fare la figura degli yesman. E’ paradossale, ma se il nostro ministro degli esteri non sottoscrive a occhi chiusi una lettera di sei ambasciatori dei paesi nato, ma si permette di definirla per quel che è, “un’interferenza inopportuna”, ecco che il nostro paese è antiamericano e non vale più niente sulla scena mondiale. Che logica criptica, o stai con gli usa oppure sei una cacca. Al berlusca che si dichiarava amico fidato di george e non veniva invitato agli incontri sull’iraq mentre aznar sì ( la spagna! La spagna che in politica estera non ha mai contato un cazzo), preferisco d’alema che all’ambasciatore americano che sottolinea come la lettera rappresenti la linea politica degli usa, risponde che anche l’italia ne ha una sua.E’ di ieri la notizia del rinvio a giudizio del soldato lozano, quello che ha ammazzato calipari, caso chiuso in un nanosecondo dalle autorità militari e politiche americane.Parliamoci chiaro. Se l’agente segreto fosse stato ucciso da un iracheno, da un palestinese o da un musulmano qualsiasi, beh, si sarebbe scatenato il putiferio. Invece, per calipari manco una fiaccolata di casini, si è subito presa per buona l’opzione della tragica fatalità. E, tanto per non perdere l’allenamento, ci si è scagliati sulla sopravvissuta, che essendo una giornalista del manifesto non è vero niente quel che dice, pure se lei era lì e ha visto tutto, pure se è stata ferita e pure se l’altro agente del sismi che guidava conferma perfino le virgole. Lui sarà stato traviato dalla diabolica mente comunista della sgrena.Non vedremo mai lozano in un tribunale italiano, per carità, ma almeno il nostro ministro degli esteri ha chiesto che ci sia effettiva reciprocità tra i sistemi giudiziari italiano e americano, e ha ribadito il nostro diritto a processare quel soldato anche se in contumacia. Già sapere che non potrà mai venire in vacanza in italia, è qualcosa. Il giornale di belpietro, il quotidiano più obiettivo che ci sia, titolò sul rapimento della sgrena:”la giornalista comunista rapita dai suoi amici terroristi”, e il caso è chiuso, che si arrangi.Dopo la liberazione, pur di non prendersela con gli americani, dipinse la sgrena come “ la miracolata antiamericana”, incolpandola senza tanti giri di parole di essere sopravvissuta.D’altra parte, il giornale, il quotidiano più obiettivo che ci sia, aveva già abbondantemente dimostrato come affrontava la crisi irachena e poi la guerra.All’inizio, a sentire gli ispettori onu al seguito di blix, in iraq non c’erano arsenali: hanno girato in lungo e in largo il paese ma nessuna traccia dei mastodontici arsenali nucleari, chimici e batteriologici.. Gli americani e gli inglesi non hanno creduto a quei lavativi dell’onu, anche perché bush, dal texas, gli arsenali di saddam li vedeva a occhio nudo. E se lo dice il presidente degli stati uniti, oh beh, yes sir. Quattro anni di occupazione e nessuno è riuscito a trovarne una traccia. Tralasciando il fatto che blair ha pubblicamente ammesso che in iraq non c’erano armi di distruzione di massa e che i rapporti dei servizi segreti, spesso, erano bugiardi, e che l’allora capo del pentagono disse che, IN EFFETTI, non abbiamo trovato arsenali, il giornale, il quotidiano più obiettivo che ci sia, non dà per vinto. Alcuni titoli, che meritano di entrare nel manuale “101 cose che non devi fare se vuoi diventare un buon giornalista”.”così saddam ha ingannato gli ispettori. A Baghdad una struttura specializzata nell’occultare armi e prove. L’onu sapeva ma ha taciuto”Roba forte eh, l’onu coprirebbe saddam. Per quale motivo e su quali prove, beh, non si può pretendere di sapere tutto. Intanto accontentiamoci di sapere che a belpietro stanno parecchio sulle balle gli ispettori onu.Mica ciance, fatti.”30mila munizioni chimiche e migliaia di litri di nervino scoperti in una fabbrica di pesticidi””trovate attrezzature per micidiali armi chimiche””saddam ha nascosto il suo arsenale in case, scuole, moschee, pronto a utilizzarle con bombe, aerei e missili”Mi immagino il basso morale delle truppe, che scorrazzavano per tutto l’iraq senza imbattersi in un solo arsenale. Ma ci pensa ancora belpietro, sfornando il padre di tutti i titoli:”gli arsenali di saddam distrutti alla vigilia dell’attacco”Ora, io non mi intendo per fortuna di strategie di guerra, ma mi suona male che uno che ha un sacco di armi devastanti da parte ( le armi servono a qualcosa, credo), le distrugga quando gli capitano sotto casa gli eserciti americano e inglese. Praticamente, a sentire il giornale, saddam si sarebbe autodisarmato.Per il gusto di fare un dispetto agli invasori, tiè.Io sono ancora convinta che le rivoluzioni partono dal basso, e allora, diamoci da fare e troviamo un buon titolista per il giornale, il quotidiano più obiettivo che ci sia.