Rosa Luxemburg

Post N° 346


Molto bene, hanno votato tutti la fiducia.Ora siamo nelle mani di:turigliatto, che non ha mancato di precisare che un conto è dare la fiducia e un altro votare secondo coscienza sui singoli provvedimenti. Un po’ come fanno i bambini quando stanno tra di loro: mai rinuncerebbero alla compagnia, però a qualche gioco non ci stanno. Non so più che dire di questo senatore, che non capisce che la politica è un agire collettivo, oppure non è. Immagino che inchinarsi nolenti alla bruta linea di partito non faccia bene alle idee in cui si crede, d’altra parte funziona così in tutti i partiti: ti danno la possibilità di rappresentare un’idea del mondo, ti finanziano la campagna elettorale, ti permettono di lavorare in parlamento. A me non sembra poco. Certo, pretendono qualcosa in cambio, tipo votare compatti a favore del governo che si è liberamente scelto di sostenere, specie quando rischia di andare in crisi. Mi dispiace, lo che non è una bella cosa, ma turigliatto si merita la sospensione e mi fa sorridere quel suo “ pensavo che cose così appartenessero al passato”. E i trosckysti allora?pallaro. Pochissimi lo conoscevano, questo italoargentino che ha fatto soldi a palate. Pochissimi di noi gente qualunque, sia chiaro. I politici di casa nostra, invece, sono tutti suoi amici. Si chiacchiera che l’altro giorno se lo sia lavorato perbene mastella, promettendogli soldi a fiume per la cooperazione italoargentina. Oggi glieli promette mastella e vota la fiducia, domani il berlusca gliene promette il doppio e chissà. Però fa sensazione che il voto di uno a cui non interessano per nulla le cose italiane, possa mettere in crisi il governo italiano.follini. È risaputo che ha litigato furiosamente col berlusca, i rapporti sono rotti a livello umano. Insomma, mi sa che manco si salutano. Avrà influito anche questo nella scelta di follini. Purtroppo, io non ce la faccio a immaginare il meccanismo mentale che prima ti fa eleggere da una parte e dopo pochi mesi votare la fiducia all’altra. Visto che si è fatto eleggere coi voti dell’udc e poi se n’è tirato fuori, secondo me era giusto che il senatore si dimettesse. Ma al mondo esistono tante logiche, e per lui è stato addirittura giusto fondare un nuovo partito tutto da solo, coi voti presi grazie all’udc. One man party, ammetto, è definizione azzeccata. Sarà anche colpa della legge elettorale ( la porcata calderoli), ma resta che siamo nelle mani di questi tre.Ha ragione di pietro, quando un eletto decide di passare dall’altra parte sarebbe utile una norma che ne faccia automaticamente decadere la carica. Così non avremmo più un senatore eletto col centrosinistra che appena dopo aver dato la fiducia alla sua parte si fa eleggere presidente della commissione difesa dall’altra. A proposito, offese personali al traditore follini e un’accoglienza festosa a de gregorio, così va il mondo.E’ da intendere che de gregorio ha capito tutto con un pochino di ritardo, e fanculo gli elettori di centrosinistra, tanto sono tutti idioti e i loro voti valgono meno di quelli di destra. E’ passata sullo sfondo un’intervista alla finocchiaro, data per papabile nella corsa a leader del futuro o fu, non si sa, partito democratico. C’è qualcosa da imparare quando dice, più o meno:io? ma scherziamo? ho 52 anni, ne ho passati trenta a fare politica, ormai sono una vecchia del giro.Ma meglio così, mi scoccerebbe troppo che a guidare il pd fosse lei, mentre io me ne sto a casa a rigirare la scheda elettorale.