Rosa Luxemburg

Post N° 348


Il discorso di fassino lo conoscevo già: non ha fatto che ripetere, in bella forma, quanto aveva detto in mille interviste, come un diligente scolaretto. Quello che davvero non mi va giù, in tutto quanto, è il suo appropriarsi di meriti che non gli appartengono. Si vanta di aver ricostruito tutto, i ds, l’ulivo, l’unità del centrosinistra. Toccava dirgli a brutto muso:ma di che cianci? quando sei arrivato tu il partito era al 22percento, adesso è al 17, le chiacchiere stanno a zero.Al contrario, mettiamo pure che il partito sia in ottima forma come dici, allora perché cambiare?In un’intervista pansa gli fece una domanda giusta:”ho sempre pensato che lei, fassino, voglia arrivare al partito democratico perché si è reso conto che la sinistra classica non ha più futuro in italia, tranne che in aree marginali. È così?”Certo che è così, non posso credere a fassino quando dice che è per l’esatto contrario che lui vuole il partito democratico. Se un partito democratico di sinistra si trasforma in partito democratico e basta, naturale che qualsiasi persona concluda che lo specifico “di sinistra” sia diventato ingombrante.Meno si dice sinistra e più il mondo si rassicura. Adesso ho visto che va di moda il “ democratico progressista riformista e riformatore”. Ma dico, abbiamo preso pannella per il culo per anni, con quel suo “liberale, liberista e libertario”, adesso vi ci mettete anche voi  “carissimi democratici”, a non fare più la sintesi per dire quello che uno è.Io sono di sinistra, senti quanto suona bene.( ho scritto “voi” per indicare i compagni, me ne accorgo. in realtà, mi viene anche da piangere)Mi ha intristita abbastanza sentire i giovani delegati, poco più che ventenni, acclamare il partito democratico. A vent’anni come si fa a essere “ democratici, progressisti, riformisti e riformatori”? Parlano come un funzionario di partito, pensano al bene del paese. Sveglia!! Almeno a vent’anni è cosa buona e giusta non avere vie di mezzo, appassionarsi alle idee nette, lasciarsi affascinare. Sognare.Questi giovani democratici ecc ( ecco il rischio, visto? poi per farla corta si abbrevia) plaudono alle seguenti “posizioni”: non NEL pse, ma CON il pse; SI’ alla laicità, NO al laicismo; lavoro e impresa devono viaggiare uniti; pensiamo a chi avrà vent’anni nel 2050, è una sfida.Prendiamoli da parte, i giovani delegati democratici ecc e parliamogli, anche alzando la voce perché hanno bisogno di essere scossi.  Io direi questo:Il partito socialista europeo ha la più larga rappresentanza, da quando tu non eri nato.Cerca di capire che o il pd entra dentro il pse oppure sta fuori, perché di sicuro non sarà il pse a cambiare per far quadrare il cerchio di fassino e di chi lo segue. Si prospetta un nuovo gruppo politico nel parlamento europeo aperto a collaborare con il pse, tutto qui. Tradendo così l’idea che ha sempre guidato i gruppi parlamentari europei di sinistra: l’internazionalismo.Laicità e laicismo, che dilemma. E’ più semplice far credere che tutte le parole che finiscono in –ismo sono fonte di tragedia, piuttosto che dire che laicismo è un sostantivo innocuo, dal quale deriva la qualità, o la condizione, o ancora l’atteggiamento dell’essere laico.Per dire, liberale o liberalismo? Qui scommetto che vanno bene tutti e due.Lavoro&impresa. Che bello, come fratelli. A voi ( ancora il “voi”, mi ci dovrò abituare) piace questo matrimonio? Equidistanza tra lavoro e impresa, lo stesso numero di buone parole spese, dallo stesso cuore, per entrambe le categorie.Così facevano i democristiani, ammettetelo. Io sono di sinistra e sto dalla parte dei lavoratori, senti quanto suona bene anche qui.Una giovane delegata ha detto che lei faceva le elementari quando è caduto il muro, e niente le è rimbalzato addosso. Più o meno: è naturale che io non abbia le tue stesse passioni, non ho mica vissuto quei tempi, io non c’ero.Che cazzata. Se la storia di ognuno di noi si fermasse solo al vissuto staremmo ancora sulle palafitte.Io intanto proseguo così:Care compagne e cari compagni…