Rosa Luxemburg

Post N° 367


Sinceramente, io non sopporto chi chiede soldi con insistenza. Al mare era un continuo, anche in spiaggia. Davanti alla gelateria dove ci fermavamo di solito c’era sempre quella ragazza rom che ti si parava davanti e non toglieva la mano nonostante i ripetuti dinieghi. Da parte mia cortesi ma fermi, però trovava comunque qualcuno che si rompeva le balle di essere importunato e la mandava a fare in culo. Di più gli uomini, ho notato, anche se c’è da dire che la signora della gelateria era un veleno. Una volta in spiaggia una signora voleva assolutamente leggere la mano a me e a ettore, e io rifiuto decisamente. Lei manco sente, si avvicina e prende la mano a mio figlio sostenendo che il “cucciolo” la incuriosisce e io devo aver assunto un’aria molto cattiva, perché appena le ho detto di lasciarlo stare si è subito allontanata. Non sarebbe successo nulla, certo,  però se ti dico che non voglio, che no, non ti faccio leggere la mano e non ti do i soldi, non devi insistere, specie borbottando parole nella tua lingua a me incomprensibile. Per sicurezza l’ho mandata ‘affanculo nella mia, di lingua.Chiaramente, un atteggiamento così è facile bollarlo come razzista, pure se giuro e spergiuro che per me è una questione di rispetto, se non proprio di educazione.Eppure, se sono razzista, non si spiega perché mio figlio sia l’unico a frequentare il nuovo bambino che abita qui. E’ albanese, appena rientrata dal mare la mia vicina si è curata di dirmi che il padre fa il camionista e non c’è mai, così la madre, a sentir lei, riceverebbe uomini in casa quando il bambino dorme. Ci ho impiegato un po’ a capire perché la scorsa settimana i bambini si riunissero sempre da quello di sotto, che c’ha la casa singola e un grande spiazzo dove poter giocare. Dal finestrone della cucina vedevo il bimbo albanese in terrazza e qualche giorno fa ho pregato ettore di andarlo a chiamare e mi ha fatto molto piacere che sia andato senza fare la minima storia. Sono stati sotto il portone da soli a giocare col tamagochi di ettore poi siccome cominciava a piovere li ho chiamati su. Io non so se sua mamma faccia la prostituta, non mi interessa. Quel che so è quel bambino ha quasi otto anni come il mio, ha due occhi azzurri che tolgono il fiato e mangia il gelato di gusto come tutti i bambini. Mi è sembrato anche molto educato, per la cronaca. Di certo molto più di un paio di bambini qui intorno. E non sono razzisti quei genitori che fanno le feste di compleanno in culo alla luna e non invitano i bambini stranieri della classe perché tanto non hanno la macchina? Sentita con le mie orecchie.Che stronzi, specie se poi vedi che altri bambini vengono accompagnati e riportati dagli organizzatori della festa. Va beh che a me una volta è capitato di non essere invitata a una cena perché secondo una facevo gli occhi dolci a suo marito. Saputa dalla mamma di margherita, chè ormai siamo amiche.Ovviamente, mai preso di mira quel tipo, però sai com’è, sono separata, tutto sommato giovane e forse non da buttare, e così…se si può evitare una presenza ritenuta molesta…Pazienza se poi ci ha rimesso anche mio figlio, un bambino: l’importante è aver difeso il territorio.Non si può parlare propriamente di razzismo qui, anche se il comportamento messo in atto da questa donna aveva come obiettivo l’esclusione.Però non mi piace quando si difende lo straniero a prescindere. A leggere il manifesto e anche qualche blog, a sentire le voci della sinistra, pare che i neri, i musulmani, i rom, gli orientali ecc siano più bravi di tanti. Per gli italiani vedo che non si usano tanti convenevoli quando c’è bisogno di dire che sono teste di cazzo, e giustamente. Però vorrei sentir dire che ce ne sono anche tra gli stranieri, e quando riconosceremo tutti che quello è stronzo non perché è rumeno, ma perché è proprio stronzo di suo, allora avremo fatto un passo avanti verso la civile convivenza.Invece quasi tutti a dire che per un rumeno che delinque ce ne sono cento che non lo fanno, che non bisogna criminalizzare. Sicuramente, ma lo stesso discorso allora deve essere fatto per gli italiani, o per i francesi.Qualche volta mi sembra che si arrivi a dire che si sta meglio con quelli venuti da fuori, e chissà perché. Io sto bene con quelli che mi stanno simpatici. Il bambino albanese, per esempio, mi è simpatico, però non sopporto il fratello del marito di mia cugina. E mica perché è nero, altrimenti non troverei adorabile il marito di mia cugina. Non lo sopporto perché è uno che ha manie di grandezza, straparla delle sue cose, dei soldi che spende e questo è un atteggiamento che mi infastidisce.Che poi, la prima a dirlo è mia cugina, che razzista di certo non è , visto che un nero l’ha sposato.Insomma, mi piacerebbe che ci fosse una misura nel difendere e nell’attaccare, possibilmente una che abbia come criterio fondamentale il rispetto di chi ti vive accanto, senza guardare se è italiano o “straniero”. Parlare di persone è tanto difficile?E buon ferragosto a tutti.