Rosa Luxemburg

Post N° 368


E' una risposta ad antonia, ma anche un proseguimento del discorso.Dicono che nella vita ci sia sempre una prima volta per tutte le cose, e a me è successo per la prima volta di essere etichettata come “etnocentrica”. Non è precisamente un complimento, e sentirmi dire che giudicherei gli altri in base a una mia presunta superiorità etnica e, va da sé, culturale, beh, non mi sta bene, perché non è vero. Forse prima di digitare sentenze di questo tipo bisognerebbe pensarci due volte, e anche se immaginavo che il mio post potesse dare luogo a incomprensioni, da te mi sarei aspettata un’analisi meno ideologica. Dici che accetto gli altri solo se questi condividono i miei valori, e dove ho parlato di valori solo dio lo sa. Forse dovremmo metterci d’accordo su quel che intendiamo per valore, perché se mi chiedessero di buttarne là un paio io direi senza esitazione: giustizia sociale, le libertà tutte e, assolutamente, la laicità dello stato. E se con i primi due metto d’accordo diversa gente, con l’ultimo mi faccio un bel vuoto intorno. Vedo che siamo sempre d’accordo, cara anto, quando c’è da dire dei soldi che la chiesa cattolica piglia dallo stato, eppure prendono i soldi anche i musulmani. Per esempio, la moschea di ponte felcino aveva ricevuto un contributo dalla circoscrizione e quella che stavano costruendo a pontevalleceppi avrebbe usufruito di contributi comunali. Non era meglio impiegare quei soldi per un asilo nido comunale visto che quelli che ci sono soddisfano appena il quarantapercento della domanda? un bell’asilo nido comunale per tutti, non ci vedo nulla di etnocentrico. Tanto più che a ponte felcino, anche con i miei soldi, ci facevano propaganda contro l’occidente e il paese che abitano adesso, addestravano ideologicamente alla guerra santa ecc. Scommetto che se si trattava, non so, di un’associazione culturale di destra che invece usava il luogo come centro organizzativo per preparare imboscate e cose così, l’incazzatura a sinistra sarebbe stata generale.Poi certo, per me gli asili e le scuole sono una priorità, se per loro è meglio avere le moschee allora caccino fuori i soldi, visto che non sono posti per tutti.Oppure qui bisogna chiudere un occhio perché sono una minoranza?Io faccio un discorso che li allontana definitivamente dal loro status di minoranza, considerandoli persone, e tu preferisci rimanere ancorata alla cosa della minoranza etnica, che proprio non capisco. E nel tuo post ci vedo un atteggiamento pietistico che mi ricorda quello dei preti, a cominciare dal rispetto che a sentir te a tanti sarebbe sconosciuto. Ma non è vero! Così pare che ci troviamo davanti gente che finora ha vissuto come bestie, invece sono persone dignitose e stai tranquilla che sanno cosa vuol dire rispetto. Ho conosciuto tanti stranieri, sono ancora in contatto con una coppia di ragazzi tunisini che abitavano sotto di noi quando stavamo in affitto. Ricordo che all’inizio non avevano il frigorifero e ci abbiamo messo un secondo a fare spazio sul nostro per la loro roba. Quando si cenava insieme, a casa loro si mangiava tunisino e a casa mia italiano. A casa loro si ascoltava la musica araba e a casa mia no. C’è qualcosa di etnocentrico in tutto questo?! Con loro ci siamo trovati bene, ma se mi capitava quell’altra coppia famosa in paese perché lui picchiava la moglie e la chiudeva a chiave in casa quando andava al lavoro, beh, col cazzo che li invitavo a cena. Io uno che mena la moglie non lo frequento, italiano, americano o arabo che sia. E infine, nel tuo post c’è proprio quella comprensione universale verso gli stranieri in quanto tali, di cui parlavo io. Comprensione tout court, anche se magari qualcuno di loro non ti comprende affatto. E’ facile dire che chiedere la carità è un gesto che pesa a chi lo compie, facendo passare così per insensibile chi ha raccontato di aver provato fastidio. Lo ribadisco, nel chiedere soldi quella ragazza aveva un fare sprezzante e quasi mi toccava la faccia con la mano, nonostante i miei rifiuti. Quella mano tesa non aveva nulla di umile e disperato, le persone si guardano anche negli occhi sai, e io ho visto un gesto di sfida e basta. Poi vedi, quasi non si può dire, come se avessi detto che tutte le ragazze rom sono così. O l’altro esempio che ho riportato, con quella che si è permessa di andare lì con le mani su mio figlio. Tu lo fai con i bambini che non conosci? Io no, e non venirmi a dire che non è una tragedia perché lo so da sola, ma caspita, lasciami la libertà di dire che lo trovo fastidioso senza essere tacciata di etnocentrismo.Ma tu lo sai chi sono gli etnocentrici? Sono i razzisti, sono quelli che si riempiono la bocca con cose tipo, benvenuti se rispettano le nostre regole ma ognuno per la sua strada. Proprio da te anto aveva commentato un certo ghizolfo, post fa, dicendo più o meno… ma sì, che vengano pure, tanto con un papà come me sono sicuro che mia figlia non mi porterà nessun marocchino in casa. Uno si può integrare, lavorare, ottenere la cittadinanza, ma sempre un marocchino resta e quindi a casa mia non entra. Perché non l’hai mandato a quel paese il tipo? Dirai, non ne valeva la pena ( eccome se ne valeva, ma è un mio punto di vista) mentre invece è importante inquadrare me in una categoria alla quale, spiacente, non appartengo. Per aver detto che quando sto in compagnia guardo alle persone? Perché tu stai bene con tutti? beata te, si vede che sarò l’unica che cerca di stare in mezzo a gente che mi aggrada.E certo che come etnocentrica non valgo tanto, se è da quasi un anno che ho una storia con un uomo di destra e ti assicuro che nessuno dei due si è spogliato dei propri significati. Forse siamo solo due che sono riusciti a guardare oltre l’abito culturale, diciamo così, e ci siamo resi conto che siamo due persone che possono andare bene insieme. Due persone intelligenti, pure.