Rosa Luxemburg

Post N° 394


Io lo dico sempre che prima di criticare le condizioni degli altri bisogna pensarci bene, chè potrebbe succedere anche a te. Per esempio, la moglie del mio capo si è spesso sentita legittimata a farmi una predica “benevola” per via della mia separazione repentina, tipo: “con un bambino talmente piccolo”…e io ribattevo che è stato meglio avesse appena un anno e mezzo; “ riconosci però che adesso le coppie giovani non sanno affrontare le difficoltà, fanno prima ad andare ognuno per la sua strada e blabla”… e io ribattevo che, tutto sommato, tra stare insieme e convivenza son passati più di quattro anni, abbastanza per capire in maniera definitiva che non c’è più alcuna speranza di essere felice.Giusto ieri apprendiamo ufficialmente che la figlia del capo si è separata. Dico ufficialmente perché è da un pezzo che avevamo capito che aria tirava, e considerando che si è sposata a luglio 2007 dopo sei mesi che stavano insieme, ecco che i miei quattro anni e passa divengono un tempo biblico anche agli occhi della moglie del capo.Ho orecchiato qualcosa circa i motivi, ma dalla campana che sento io si difende a spada tratta la ragazza.Per dire, i miei quando gli ho annunciato la cosa hanno chiesto al mio ex se si era finalmente reso conto di essersi preso una deficiente. Ed eravamo assolutamente d’accordo sulla separazione, solo che i miei genitori preferivano avere una figlia abbandonata e disperata.La signora, e sono sicura parlasse anche a nome del marito, si è lamentata per i soldi spesi. Solo il superforno per la pizza incastonato nella cucina in muratura gli è costato quasi duemila euro, ma manco un anno fa parevano bruscolini, accontentiamoli ‘sti ragazzi, sono tanto innamorati.Oggi mi fa: MAI USATOMi è scappato di dire… immagino, era un capriccio,  specie perché a loro non piace cucinare. Non ce li  vedo due refrattari alla cucina cimentarsi con l’impasto e il condimento per la pizza.E vogliamo parlare dell’arredamento per il giardino?! No, non ne parliamo, ma almeno quell’immenso barbecue l’hanno usato?Quello lo usano i suoceri, che abitano al piano di sotto e che, a quanto ho compreso, sarebbero uno dei motivi.Bella mia, ma hai scelto tu di andare a vivere nella villa di proprietà dei suoceri, e anche se eri tanto innamorata, avresti dovuto mettere in conto che, pur avendo due appartamenti distinti, la loro presenza si sarebbe fatta sentire.Magari alle otto di sera la suocera suona perché vi vuole portare un assaggino, e proprio mentre voi state scopando sul tavolo della cucina. Non aprite subito e lei insiste col campanello, e ha pure ragione: siete in casa, è ora di cena, perché non aprite?! Si allarma, incolla il dito al campanello e vi chiama per nome. Capisci che non desisterà e per evitare che telefoni a un numero d’emergenza sei costretta a ricomporti e a presentarti sulla porta col tuo miglior sorriso. Un incubo.Ma lei era tanto attratta dalla bella casa, dal giardino col viale, dalla cucina in muratura, dalla sauna in mansarda. Io sarei andata in affitto cercando case a circa dieci chilometri dai miei e dai miei suoceri.(quando ho preso casa da sola ho calcolato bene le distanze soprattutto considerando che mio papà è un camminatore: nove chilometri, praticamente in discesa da casa dei miei e quindi quasi uno scherzetto per lui. Il ritorno a piedi sarebbe però impossibile e io so quanto lui odi prendere l’autobus.non ci cambio la sauna in casa con la libertà di non vedersi arrivare mamma e papà perché tanto passavano da queste parti. anche perché mia mamma è pesante eh: guarda che schifo! schifo? scusa, dov’è lo schifo? ma non vedi che ci sono le ragnatele? dove?DOVE? DAPPERTUTTO!!! GUARDA LI’, e indica col dito a caso. IN QUESTA CASA ABITA UN BAMBINO, TE LO RICORDI?!poi magari è vero che c’è un filo di lana su un angolo della parete, ma le faccio presente che ettore non prenderà la setticemia per questo).Insomma, pare che la suocera sia, classicamente, uno dei problemi. Tempo fa la ragazza si lamentava che se non è lei a fare la lavatrice, i panni fuoriescono dal cestone; che se torna dopo di lui dal lavoro, la cena la porta la suocera. Uhmmm, mi ricorda qualcosa, a parte la suocera che non ho mai avuto. In effetti, le peggio litigate le facemmo per i panni sporchi, il mio ex insisteva nel dire che io ero più pratica di lui con la lavatrice. Eppure…io avevo soltanto letto le istruzioni! Ma almeno io sono stata abituata a fare qualcosa, mentre lei viene da una famiglia che ha la colf tutti i giorni, e suo marito di pagare qualcuno per cose che può fare la mamma/suocera non ne vede la necessità.Raccolgo confidenze mio malgrado, e a dirla tutta mi fa un po’ compassione una che si riduce a parlar male del marito ai dipendenti di papà. Deve essere rimasta sola, ed è tornata “al momento” a vivere con i suoi. Voglio vedere quanto sarà lungo questo “momento”.  Mi pare tanto la tipa disposta a considerare questi mesi trascorsi fuori casa solo come un colossale svarione, della serie: mi sono sbagliata, capita. E qui non so chi sbaglia di più, tra lei che sparge veleno sul suo futuro ex marito e intanto dorme nella cameretta di quando era bambina o i suoi genitori che l’hanno accolta a braccia aperte.Per quanto i miei genitori mi risultino abbastanza spesso intollerabili, devo comunque concedergli questo:con tutti i loro brontoli ( e anche qualche minaccia, per la verità) sui soldi che non si trovano per strada e sulle responsabilità che se scegli di prendertele non te le leva nessuno, mi hanno fatta diventare adulta. Non sono come loro, questo no, gente di un’altra pasta, i miei. Io mi sfilaccico parecchio.Però io non mi sono sognata di tornare dai miei dopo la separazione, anche perché loro mi hanno detto chiaramente che “ finchè non trovi, siete i benvenuti”. Persone che non hanno titoli di studio da sfarfallare riescono ad essere molto più avanti di tanti che hanno la posizione sociale da difendere. Mica è vero che gli operai sono ignoranti.