Rosa Luxemburg

Post N° 403


In mezzo a tutto questo parlare di un pd del nord e uno per il resto d’italia, il sindaco di firenze ha giustamente ricordato che “un modello di pd” già esiste ed è quello del centro italia, toscana e umbria in particolare.Prima di ogni cosa mi piace l’idea di partire da quello che funziona e domandarsi perché.Lasciando stare il quasi trepercento che ha preso la lega in umbria e che resta un risultato clamoroso ( “perugia ai perugini!” il manifesto elettorale che rammento meglio, per dire..), il pd ha preso undici punti più del pdl. Praticamente il risultato nazionale alla rovescia.Dominici sostiene che simili risultati non si possono giustificare soltanto con la tradizione e l’affetto, né tantomeno con la rete di clientele messa su dalla sinistra in tanti anni di amministrazione.Chi dice che in umbria o voti sinistra o sei fuori, mente sapendo di mentire. Proprio in virtù di questa lunghissima amministrazione politica, c’è da sempre una tacita e concorde spartizione della torta, che negli anni ’70 il pci di qua chiamava “ buon vivere”. La politica la gestivano il pci e il psi, mentre per esempio le università e la sanità erano democristiane, perché non può funzionare se uno solo mangia e gli altri guardano.Detta così magari suona cinica, ma credo che come sintesi ci stia tutta.Poi c’è stato e c’è, il modo di amministrare. Ho chiesto al mio capo di dirmi tre cose che non vanno nel governo di questa città. Risposte.1) non c’è un sistema sul serio efficiente per la raccolta differenziata. È vero, ci sono una miriade di cassonetti per quello e quell’altro, ma è tutto lasciato alla buona volontà dei cittadini. Comunque, gli faccio, detto da uno che mischia le cialde della macchina per il caffè al cellophane e alla carta, e poi butta tutto nel cassonetto generico…2) non puoi andare quasi mai in centro con la macchina. Vecchio cavallo di battaglia della destra di qua. Pretendono di viaggiare in centro con l’auto, quando non esiste niente di meno “automobilistico” del centro storico di perugia: tutto salite e discese, strade strette e tutte curve – l’hanno fatto nel medioevo eh, i carri erano molto più piccoli della macchina del capo- e soprattutto i posti auto sono pochissimi. Però so che adesso, il fine settimana, usa il minimetrò, che fino all’anno scorso era un’opera mostruosa ed inutile che rubava i soldi della comunità europea.3) troppo traffico. Già, troppo traffico. E parli tu che siete in quattro e avete sei macchine?!Da uno sfegatato berlusconiano mi aspettavo motivi migliori. Un mio amico mi ha detto le strisce blu che ultimamente sono comparse in molte zone e anche davanti al suo ufficio, però ammette che venti centesimi per mezz’ora non sono la fine del mondo. Un’altra mia amica, rifondarola guasta, si lamenta della scarsa offerta culturale e delle kermesse a misura di turisti. Ma perugia mica è roma, e il martedì sera se vuoi andare a teatro hai poca scelta, però umbria jazz te la godi anche tu! e  non ci si può lamentare del casino quando ci sono grandi spettacoli e allo stesso tempo rammaricarsi quando non ce ne sono. Ecc, nel senso che avrei altri esempi, ma poi viene a noia.Insomma, le cattive amministrazioni si saprebbero riconoscere se fossero ben altri i problemi. E non perché perugià è una città piccola allora è più facile governarla. Poco meno di duecentomila residenti più ventimila studenti dell’università per gli stranieri, e circa quarantamila fuorisede dell’università italiana. Una bella e variopinta comunità. Chi l’ha saputa gestire insieme al territorio e alla cittadinanza perugina è stato premiato anche alle scorse elezioni.Ma veltroni pare voglia andare a lezione di lumbard…